Calcio italiota: situazione disperata ma non seria. E se ad Alessandria Di Masi si fosse ‘stufato’?

Grigi: dal libro Cuore alla tragedia del Poseidon CorriereAldi Jimmy Barco
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La sessione estiva del mercato di Serie C doveva chiudersi il 25 agosto. Quindi, direte voi, la finestra è già chiusa. Macché! Questi geni di dirigenti del calcio hanno prorogato la scadenza al 31 agosto. Perché? La motivazione sarebbe che l’inizio dei campionati di C è slittato, quindi….
E questa sarebbe una ragione valida visto che i problemi di eventuali ripescaggi in extremis sono tuttora da affrontare? E se ci fossero due ripescate in B, per esempio, si riaprirebbe dunque per la terza volta il calciomercato e i campionati comincerebbero ad ottobre? Ma quando ci si deciderà a diventare persone serie?

Non è bastato quindi neppure un Commissario per riportare un po’ di legalità in questo calcio italiano debole con i forti e forte con i deboli.

Tanto per cominciare. Procediamo passando ai Grigi: Di Masi aveva annunciato a giugno una “pulizia etnica” con conseguente ringiovanimento dei ranghi. Non è dato sapere quanto sanguinosa, ma certamente pulizia etnica è stata. A prescindere dalla forza e dalla consistenza tecnica del nuovo organico (lo vedremo all’opera…) adesso ci troviamo di fronte ad una squadra che, nella prossima stagione, avrà un costo accettabile per la categoria. Inutile parlare di obiettivi sportivi perché sono tante, troppe le incognite che gravano sui giocatori nuovi arrivati e sull’allenatore.

Il vero punto interrogativo è se, e fino a che punto, questi nuovi giocatori, il mister e la direzione tecnica ‘duale’ riuscirà a creare un ‘minimo sindacale’ di empatia con i tifosi e gli sportivi alessandrini.

Barberis: “Al ballottaggio in Francia non avrei votato. Ad Alessandria sto con Oria Trifoglio, per dar voce anche a chi oggi non ce l’ha”. E sui Grigi…. CorriereAl 3

E se dovesse succedere che la squadra parta con il piede sbagliato è logico che, a dare un senso alla stagione, ci debbano pensare la personalità di certi giocatori e la credibilità del management, cosa che, a occhio, vedo improbabile.
Nel calcio le sorprese, sia negative sia positive, sono sempre dietro l’angolo, ma che questo organico abbia energie tecniche, fisiche, mentali e la personalità collettiva indispensabile per capovolgere situazioni compromesse mi pare un azzardo.

E attenzione, non importa chi se n’è andato bensì chi è arrivato al suo posto. Tra l’altro le uscite (tranne una, forse) non sono state condizionate da scambi diretti con giocatori in entrata per cui, se questa squadra non dovesse funzionare, la responsabilità è in toto della parte di direzione sportiva dedicata agli acquisti.

E “l’Ufficio Acquisti” non potrà certo cavarsela dicendo che gli arrivi sono stati pesantemente condizionati dalla necessità di cedere giocatori sotto contratto, quindi…. Dell’organico storico sono rimasti (mentre sto scrivendo) i soli Gazzi, Russini e Sciacca. Gazzi è il giocatore che ha il rapporto qualità/prezzo più svantaggioso della storia del calcio, Russini è una scommessa (persa) di Magalini e Sciacca ha un contratto faraonico per caratteristiche, ruolo e curriculum, e pare non piaccia al mister.

E’ arrivato invece da qualche giorno Santini, ex Siena via Ascoli. Il ragazzo lo ricordiamo bene perché, con la maglia del Pontedera due stagioni orsono al Mocca ci ha “svitato”, facendoci vedere i sorci verdi. Poi ha ‘toppato’ il salto in cadetteria e adesso questa generosa seconda punta è approdata in riva al Tanaro: le diamo il benvenuto. Purtroppo l’altra pepita della campagna acquisti in corso, mi riferisco al giovane centrocampista Checchin, è ferma al palo per annosi problemi fisici, quindi in mezzo al campo non si potrà contare sulla naturale predisposizione alla geometria creativa del giovane valenzano.

Sullo sfondo invece rimane un punto interrogativo pesante come un macigno: dopo aver portato a termine un mercato come questo che deve ancora terminare cosa pensa di fare Di Masi dell’Alessandria Calcio nel giro di due o tre stagioni? E se si fosse stufato del giocattolo?
Confido nell’equilibrio che il nostro Presidente ha dimostrato spesso nelle situazioni critiche e credo che non sia sua intenzione porre una pietra tombale sulla storia futura del club mandrogno.
Pur bastandogli davvero poco per farlo…

Chiudo con una nota di colore. All’esordio al Mocca della Juventus Under 23 contro il Cuneo il meglio di Orgoglio Grigio presenziava nell’ambitissima tribuna a bordo campo: una marcia indietro rispetto a certi comunicati di fuoco contro “l’operazione Juve al Mocca” pubblicati con le fanfare da certi (i soliti) organi d’informazione o solamente il banale remake di una puntata della trasmissione televisiva intitolata “C’ero anch’io”? Ah, saperlo! In un caso o nell’altro ancora una volta è dimostrato che quando abbai alla luna ottieni il solo risultato di rompere la minchia a tutti e di non risolvere nessun problema. Purtroppo niente è deleterio quanto i cattivi maestri.