Paolo Arrobbio è il nuovo presidente del Consiglio di amministrazione di Amag Spa. Le indiscrezioni trapelate a giugno hanno trovato conferma, resa ufficiale dal decreto di nomina del sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Subentra a Stefano De Capitani al vertice della società e assume la guida in una fase delicata del gruppo, impegnato su più fronti industriali. Paolo Arrobbio, nato a Casale Monferrato, classe 1954, una vita professionale alla Banca Popolare di Novara e poi condirettore generale di Banco Bpm Spa, è socio onorario della Fondazione Uspidalet e prossimamente entrerà nella società del Casale Fbc con la carica di presidente onorario della società nerostellata.
Il Gruppo Amag è in un discreto stato di salute, con un bilancio consolidato che presenta un reddito operativo aziendale al lordo degli accantonamenti che passa dagli 8,6 milioni del 2016 a 10,2 milioni al 31 dicembre 2017. L’utile di esercizio del bilancio di esercizio 2017 si è attestato su 403.229 euro, contro quello dell’esercizio 2016 che è stato pari a 1.986.775 euro. Alcuni voci sono migliorate, come i debiti verso i fornitori che hanno avuto un netto miglioramento negli ultimi cinque anni passando da 11,1 a 6,9 milioni, mentre i crediti di Amag Spa più Amag Reti Idriche e Amag Reti Gas sono diminuiti, attestandosi a 18,1 milioni.
Arrobbio dovrà comunque gestire una situazione non semplice. I debiti, benché calati in modo significativo, restano importanti con una cifra che tocca i 4.878.000 euro per le anticipazioni e 14.800.000 euro verso le banche. Una parte dei mutui residui sono aperti con Monte dei Paschi, Bnl, Unicredit, Carige, Ubi, e una cifra consistente, quasi cinque milioni, è con l’attuale Banco Bpm.