Ravetti (Pd): “Approvata nuova legge ‘di sistema’ sulla cultura in Piemonte”

Una delegazione di alluvionati alessandrini a Torino: "Ecco l'elenco delle nostre richieste" CorriereAl“Abbiamo approvato un’ottima legge di sistema, che semplifica l’intero settore della cultura e garantisce trasparenza e continuità nella programmazione”. Lo dichiara il Capogruppo PD in Consiglio Regionale Domenico Ravetti.

“La legge – continua – abrogherà trentadue leggi esistenti e le racchiuderà in un solo testo, in modo che tutti gli operatori del settore possano riferirsi ad uno strumento unico per sviluppare le proprie attività con le necessarie sicurezze per la programmazione. E’ importante ricordare – prosegue – che si è arrivati al testo definitivo attraverso il grande percorso partecipato degli Stati Generali della Cultura che ha coinvolto operatori ed associazioni di categoria di tutto il Piemonte.

Ammodernare, abrogare e semplificare vuol dire anche rendere più accessibili e comprensibili le nostre leggi per i cittadini, aumentarne il tasso di democraticità.

Non abbiamo – prosegue – solo stabilito indirizzi per i singoli settori, quali spettacolo dal vivo, cinema, biblioteche, archivi, istituti storici, minoranze linguistiche, musei ma abbiamo lavorato molto su interventi trasversali quali l’accessibilità per i diversamente abili di produzioni e beni culturali, l’attenzione al paesaggio e agli itinerari storici e artistici, il coinvolgimento di imprese e cooperative culturali, la tutela dei lavoratori e la valorizzazione del volontariato, le nuove tecnologie, la sperimentazione e la commistione di generi e strumenti.

Il tutto – sottolinea – senza dimenticare le risorse, che ci impegniamo ad aumentare di anno in anno e che vogliamo offrire anche con strumenti diversi dal semplice contributo: convenzioni e bandi triennali, fideiussioni, contributi per investimenti in conto capitale e in conto corrente.

Questa legge parte dall’idea per noi fondamentale – conclude – che la cultura sia un enorme valore per il Piemonte, non solo in senso storico e artistico ma anche in chiave di sviluppo e di rilancio produttivo”.