Inchiostro Festival per i giovani nelle scuole, grazie a Fondazione CrAl e Libraccio

Gli ideatori del festival Inchiostro stanno ideando workshop e percorsi formativi che permettano di coinvolgere maggiormente gli studenti di Alessandria nel prossimo anno scolastico, tramite gli insegnanti di licei e istituti superiori cittadini, grazie al sostegno che Fondazione CrAL e Libraccio hanno dato all’Assocazione PropostAL.

La conferma dell’interesse dei giovani per Inchiostro Festival è stato il risultato più chiaro dell’edizione Lustro, che si è da poco conclusa. La partecipazione al concorso per giovani illustratori è stata di altissimo livello e ha portato a premiare, il 3 giugno scorso, quelli che saranno i primi tre artisti ospiti in cartellone per l’edizione del giugno 2019: Michael Bardeggia (Pesaro), Paolo Barbieri (Omegna) e Fabiola Grillo (Pinerolo), il premio speciale Franco Sassi per l’incisione è stato invece conferito ad Alessandro Filosa (Milano).

Questi giovani, fra i 21 e i 25 anni, hanno trovato in questa manifestazione un’occasione per mettersi alla prova, per confrontarsi con illustratori professionisti e crescere ancora nella loro formazione grazie all’esperienza che faranno al festival e al master sull’incisione, per la realizzazione di una tiratura limitata presso uno degli stampatori partner di Inchiostro Festival.

Il desiderio della direzione artistica di Inchiostro Festival è quello di offrire anche ai giovani alessandrini opportunità di crescita artistica e culturale legata a illustrazione, calligrafia, street art e manualità artistica, pur non avendo presente in città un liceo artistico. Poter aggiungere una maggiore consapevolezza in questi ambiti può rappresentare un allargamento degli orizzonti verso la scelta del percorso di studi universitari, far interessare i teenager alle professioni che sono legate a questi mondi.

Non a caso il giovane designer alessandrino Lele Gastini, che si è formato presso IED Milano, ha collaborato durante questa ultima edizione con un’illustrazione-poster dedicata ad Alessandria e i suoi 850 anni, inserita nel programma workshop.

E’ per questo che, grazie al sostegno ottenuto, è ora possibile pianificare le attività 2018/2019 includendo un percorso pensato appositamente per i giovani fra i 16 e i 19 anni, che potrebbero poi anche partecipare al concorso giovani della prossima edizione. La speranza è quella di trovare, fra Presidi e insegnanti alessandrini, l’interesse che hanno manifestato studenti e docenti delle scuole con cui sono state avviate collaborazioni negli anni passati, da Acqui a Valenza fino a Casale Monferrato, per proseguire poi a Torino e Milano con IED – Istituto Europeo di Design.

Per comprendere meglio le motivazioni dei più giovani, che in questo evento hanno trovato l’occasione per crescere e sono stati selezionati, abbiamo raccolto alcune loro riflessioni a partire da Marta Soave, di Tortona, che per il secondo anno si è classificata fra i primi dieci in mostra.

«Pur essendo della zona non conoscevo questo concorso, è stata la mia insegnante dell’Accademia di Belle Arti di Brera a farmelo conoscere e consigliarmelo. Stavo studiando incisione e il premio dedicato a Sassi mi ha convinto. Cercavo da sempre lo stimolo del confronto artistico e il clima culturale che in genere si abbina ad altre città più grandi con grande tradizione artistica, mi ha quindi stupito poterlo trovare ad Alessandria. Mi sono iscritta al Print Club Torino proprio durante il festival e reputo questo cambiamento per Alessandria significativo, una capacità di apertura e collaborazione, di vera attrazione di talenti.»

E’ Michael Bardeggia, il primo classificato e che ha studiato all’Accademia di Urbino, a dare poi il suo punto di vista esterno:

«Ho scoperto il festival leggendo un articolo che parlava del concorso per giovani illustratori, partecipai già nel 2016 ma non fui selezionato. Ero incuriosito dalle foto del luogo e il premio era molto allettante, poter vivere questo evento come un artista ospite insieme a grandi illustratori e stampatori d’arte. Ho visitato la città con curiosità scoprendo elementi moderni, come il nuovo ponte e il palazzo dipinto che mi ha accolto arrivando, scoprendo solo dopo che anche questo era opera di Inchiostro Festival insieme a Tellas. Mi pare evidente che gli artisti stanno lasciando un segno ad Alessandria e non vedo l’ora di sedermi fra loro.»

Il secondo classificato, Paolo Barbieri, studia graphic design a Milano e non era mai stato ad Alessandria, in verità non ne aveva mai sentito parlare in generale.

«A Bologna ho scoperto Inchiostro Festival, tramite AI associazione Autori di Immagini, proprio durante la bookfair, la fiera che riunisce migliaia di illustratori e addetti al settore da tutto il mondo. Mi ha colpito molto il difficile tema Lustro e quella sera, in hotel, continuavo a discutere con mio fratello cercando un’idea e un punto di vista originale per realizzare la mia illustrazione. Ho studiato al liceo artistico tecniche tradizionali, come acquerello e acrilico, e cerco di portarle nel mondo digitale che sto imparando adesso ad usare, quindi l’aspetto analogico della manualità è fondamentale. Al festival ho avuto modo di parlare con gli autori ospiti e mi ha colpito la loro disponibilità, come quella degli stampatori impegnati nella fucina. Penso che sarà bellissimo tornare ad Alessandria l’anno prossimo.»

L’attesa per questi giovani artisti durerà quindi un anno, per altri giovani di Alessandria invece sarà molto più breve e piena di sorprese.