Mauro D’Ascenzi (nella foto), amministratore delegato di ACOS S.p.A., farà parte della Giunta Federale di Utilitalia, Federazione nazionale dei servizi pubblici.
Nella stessa assemblea Giovanni Valotti viene confermato Presidente. Sia il Presidente che tutti gli organi sono stati eletti all’unanimità.
La nomina è avvenuta nel corso dell’Assemblea di Utilitalia, riunita mercoledì all’Auditorium di Via Veneto a Roma.
Oltre alla nomina degli organi federali (giunta esecutiva, consigli direttivi e collegio dei revisori), l’Assemblea ha confermato presidente Giovanni Valotti per altri tre anni alla guida di Utilitalia.
Il “nuovo” presidente ha messo al centro della sua relazione il “Patto per lo sviluppo del Paese”, documento programmatico condiviso con tutte le aziende associate. Una strategia per il bene dell’Italia, che coinvolga Stato, Istituzioni territoriali, comunità locali, imprese e cittadini in un percorso con quattro punti cardine: gestione della transizione energetica ed ambientale verso la green economy, sviluppo di un sistema infrastrutturale efficiente, sostenibilità sociale ed ambientale, valorizzazione dei territori e delle comunità servite.
Il Patto per lo Sviluppo contempla e rilancia alcuni dei valori contenuti nel Piano “Utilitalia 2022”, presentato lo scorso anno, con il quale la federazione si è impegnata verso il Paese. Impegni ribaditi anche con i leader di alcune delle maggiori forze politiche: Di Maio, Salvini, Grasso, Rosato e Brunetta, durante il ciclo di incontri “Servizi Pubblici e Nuova Politica” promossi tra dicembre 2017 e marzo 2018 in vista delle elezioni politiche.
“E’ fondamentale – si legge nel documento approvato dall’Assemblea – declinare le strategie nazionali, nelle scelte regionali e locali, specialmente nei comparti dell’energia, dell’ambiente e delle risorse idriche. L’obiettivo è garantire ai cittadini servizi di qualità sempre migliore, efficienti e accessibili, colmando le differenze infrastrutturali tra i diversi territori e sviluppare una cultura industriale dei servizi pubblici tutelando in particolare le fasce deboli della popolazione”.