Andiamo oltre le nostre divisioni. Non parliamo più esclusivamente di noi, peraltro con un linguaggio che le persone normali non comprendono.
Le persone normali, per esempio, sono quelle che oggi la ricerca Istat ha quantificato in 5 milioni che vivono in povertà assoluta, particolarmente nelle grandi città e comunque in città con più di 50 mila abitanti.
E tra queste persone, in uno spaventoso aumento progressivo, 2.4 milioni sono donne e 1.2 milioni sono bambini. Non parliamo più esclusivamente di noi, parliamo dei 700 mila giovani senza tutele della gig economy, che non è un comparto lavorativo del futuro ma un metodo per sfruttare l’uomo.
Non parliamo più esclusivamente di noi ma dei quasi 5 milioni di italiani che per ragioni economiche rinunciano alle cure sanitarie o attendono mesi e mesi prima di poter fare un esame o un intervento.
Parliamo del sistema sanitario pubblico che non ha più lo stesso profilo universalistico di un tempo. Parliamo degli anziani non autosufficienti il cui costo in una struttura socio sanitaria diventa gradualmente insopportabile.
Parliamo dei ragazzi che non trovano un lavoro e dei lavoratori anziani che non riescono ad accedere alla pensione.
Parliamo dei commercianti e degli artigiani, del sistema fiscale che li uccide. Parliamo della scuola, dei diritti degli insegnanti, per far vincere ai nostri studenti la sfida più affascinante, quella del “sapere” e della “cultura”.
Torniamo ad essere una speranza per le persone normali ma non con le formule antiche della politica, perché semplicemente quelle persone ci chiedono concretezza, unità, passione, coraggio e la gioia di iniziare un cammino nuovo.
Facciamo tutti un passo indietro, evitiamo le filiere delle tessere o le truppe delle Primarie; per andare oltre le nostre divisioni per un po’ perdiamoci di vista, il periodo è pure quello giusto, e ritroviamoci non nuovi e nemmeno moderni, ma adeguati. Faremo un congresso, avremo un profilo politico, torneremo ad essere una speranza e, ne sono certo, troveremo anche un nuovo leader.
* Capogruppo Partito Democratico in Regione Piemonte