In conferenza stampa, martedì scorso al “Moccagatta”, Luca Di Masi è stato chiaro: ripartire guardando ai giovani.
Dopo la cocente delusione per l’eliminazione ai playoff ad opera della Feralpi Salò, per l’Alessandria è stato tempo di bilanci, gli ennesimi.
Sì, perché ancora una volta la serie B si è rivelato un obiettivo mancato, una sorta di maledizione ormai per il popolo grigio vedere la propria squadra andarci vicino, vicinissimo addirittura come l’anno scorso nella finale con il Parma, e poi perdere tutto.
La prossima stagione sarà ancora serie C, con altre compagini piemontesi con cui ci sarà da battagliare in vari derby come quelli con Pro Vercelli, Novara, Cuneo e la new entry Gozzano, salita dalla serie D.
Poi la rivelazione Albissola, la Pro Patria e la Virtus Entella, scesa in C dopo aver perso lo spareggio con l’Ascoli.
Tornando ai grigi, una cosa sarà certa, dopo l’eliminazione dai playoff. Marcolini non sarà più l’allenatore. Il mister savonese non ha, secondo quanto detto da Di Masi, sposato il progetto a lungo corso, la “linea giovane” del patron e dunque non ci sono più vincoli per lui.
Ovviamente sono già spuntati alcuni nomi per la panchina grigia, due per il momento: uno è quello di Fabio Caserta, 40 anni e nell’ultima stagione alla Juve Stabia, l’altro è Giovanni Lopez, 51 anni, reduce dall’esperienza sulla panchina della Lucchese. Era spuntato anche il nome di Federico Coppitelli, allenatore della Primavera del Torino, ma pare che patron Cairo abbia detto un perentorio no.
Per quanto concerne i giocatori, invece, tutti potrebbero restare, da Vannucchi a Gonzalez, da Pop a Fischnaller a Marconi, così come tutti potrebbero andarsene, secondo quanto detto dal numero uno grigio. Fra i 14 in scadenza di contratto, 3 potrebbero essere le riconferme: Celjak, Nicco e Sestu.
Ma la priorità saranno i giovani. Che potrebbero far parte del vivaio grigio così come arrivare da altri club (Di Masi ha detto che contatti con altre squadre ci sono già stati e il primo nome fatto è stato quello della Juventus).
Non sarà comunque una ripartenza quanto una prosecuzione.
“Con una nuova visione” come sottolineato da Di Masi che ha confermato che lui ci sarà, e continuerà ad esserci, alla guida del club mandrogno.
Ovviamente sorgono spontanee alcune domande: quali gli obiettivi? E come la prenderanno i tifosi questa nuova svolta?
Sulla prima domanda, potrebbe darsi che i grigi dal prossimo anno giochino il ruolo di “mina vagante” come sottolineato da Di Masi mentre per quanto concerne la tifoseria il patron è stato decisamente chiaro: serve un cambio di mentalità.
Come dire, ridimensionare le aspettative? Potrebbe essere ma nulla, su questo versante, è ancora certo.
Intanto, ad essere certo è il luogo del ritiro precampionato. Che non sarà più a Bardonecchia ma qui a casa, al centro sportivo Michelin di Spinetta Marengo e probabilmente in parte anche al Centogrigio.
Insomma, tutto ancora in potenza, tutto ancora da delinearsi ma la “linea giovane” pare essere l’unica certezza. Con quali risultati per nessuno può dirlo.