«Vorrei fugare la principale preoccupazione che ho letto sulla stampa e di cui il Consigliere Ottria si è fatto portavoce: la programmazione 2014-2020 avrà come termine di rendicontazione 31.12.2022».
È la prima notizia che l’Assessore alle attività produttive Giuseppina De Santis ha dato sul tema dei finanziamenti europei, statali e regionali per lo sviluppo e il sostegno delle aree interne, tema sollevato in Consiglio regionale da Valter Ottria (Liberi e Uguali).
«Ho interrogato la Giunta sul tema – è il primo commento di Ottria – in quanto l’Unione dei comuni montani nelle scorse settimane ha sottolineato come in quasi tutta Italia, la definizione dei progetti e le disponibilità di risorse sono in forte ritardo, con preoccupanti ricadute anche sull’attività di rendicontazione degli enti locali indicati dalle Regioni come facenti parte delle nelle Aree interne».
La risposta è stata soddisfacente: «È confermata la disponibilità delle risorse statali – ha risposto De Santis – ora sono in corso da parte degli uffici le verifiche sulle dotazioni dei singoli Programmi operativi: POR FESR, PSR e POR FSE.
Sono stati avviati inoltre, i contatti con le rappresentanti istituzionali delle due Aree, che dovranno fornire i rispettivi riferimenti; in ultimo, a giugno sarà convocato un incontro per l’avvio delle procedure, cui seguiranno immediatamente gli incontri del Tavolo tecnico interdirezionale per la Strategia Aree Interne con i territori e in raccordo col CNAI (Comitato Nazionale Aree Interne), con l’obiettivo della predisposizione delle bozze di strategia entro l’anno in corso».
«Il tema – commenta Ottria – è estremamente complesso perché interessa varie articolazioni (Enti locali, Regione, Stato e Comunità Europea) che devono lavorare in armonia, ma le parole della Giunta sono importanti: secondo l’Assessore infatti, l’esperienza del percorso pilota della Valle Maira e Grana, aiuterà la Regione a districarsi meglio nell’iter di attuazione dello SNAI rendendo il lavoro per le altre aree interne (Valli dell’Ossola, Valli di Lanzo e Valle Bormida) più spedito.
Questi fondi – conclude Ottria – sono fondamentali per la sopravvivenza e la possibilità di sviluppo di ampie parti del nostro territorio e della Valle Bormida in particolare».