Il luogo di lavoro deve essere un luogo sicuro.
Parto da questo assunto per alcuni semplici ragionamenti.
Un luogo è sicuro quando il rischio tende a zero.
Il rischio tende a zero quando si eliminano i pericoli.
Per eliminare i pericoli occorre investire.
In intelligenza e in denaro.
E qui nascono i problemi.
L’esempio degli edifici scolastici mi è sottomano.
Ogni anno, a più riprese, dirigenti, insegnanti e collaboratori sono tenuti a seguire corsi sulla sicurezza.
L’unica cosa sicura – forse si chiamano corsi sulla sicurezza per questa ragione – è che gli incontri non hanno una ricaduta reale sulle applicazioni preventive, sono ripetitivi, teorici, distanti dalla situazione pratica.
Aumentano le richieste di competenze da parte del personale e diminuiscono le condizioni per utilizzarle.
Le esercitazioni con gli studenti poi, periodiche e programmate, pur affrontate con la giusta serietà, vengono realizzate con animo leggero di chi sa che (fortunatamente!) si tratta di una simulazione.
Simuliamo egregiamente nella finzione ma non siamo preparati alla realtà.
Accade nella scuola, figurarsi altrove dove i rischi ci sono davvero e molto più elevati.
Lo abbiamo sotto gli occhi, lo dimostrano gli incidenti sul lavoro che si susseguono con sempre maggior frequenza.
Corpi schiacciati, bruciati, mutilati, inermi prima che inerti.
Questione di intelligenza e denaro.
L’unica sicurezza che ho.