Nuova moschea ad Alessandria. La delibera approvata il 10 maggio dalla giunta comunale di Alessandria guidata dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega Nord) parla chiaro. In fondo a via San Giovanni Bosco, sull’area dove doveva sorgere l’edificio di culto della ‘Parrocchia Ortodossa Romena Santo Gerarca Barlaamo di Moldavia’ verrà realizzata la nuova moschea di Alessandria. La parrocchia “si trova nella impossibilità di iniziare i lavori di costruzione”, mentre la comunità musulmana di Alessandria è interessata a subentrare, rimborsando 30.480 euro alla parrocchia ortodossa (la cifra è proporzionata per il godimento dei 92 anni restanti di concessione del diritto di superficie dell’area). “L’operazione – si legge sulla delibera – è risolutiva rispetto alle attuali problematiche di viabilità, parcheggio e assembramento presenti in via Verona” dove oggi ha sede la sala di culto islamica.
La delibera precisa quindi che è “interesse del Comune di Alessandria prendere atto favorevolmente all’operazione poiché così non resta inattuato l’intervento realizzativo sul terreno a suo tempo concesso in diritto di superficie sito in un’area nella quale sorge già un’altra chiesa confessionale ‘Opera delle Chiese Cristiane dei Fratelli’ (zona che è stata a suo tempo individuata per favorire l’insediamento di varie confessioni religiose)”. Se a questo punto sembra a una svolta la vicenda della sede della moschea, oggi ospitata in alcuni locali di via Verona, alla luce dell’atto amministrativo di Palazzo Rosso, resta da chiarire cosa accadrà a quegli spazi che, in alcune zone del capoluogo, sono utilizzati per incontri e riunioni della comunità islamica.
E in via Verona cosa accadrà? Sempre sulla delibera si legge che la comunità musulmana si impegna “altresì, a proprie cure e spese, a trasformare l’attuale destinazione d’uso dei locali in abitazione o comunque in altri usi compatibili con la destinazione di zona prevista dal vigente piano regolatore”.