Via Postumia: dal tortonese a Santiago de Compostela

La via Postumia è interamente percorribile ormai da due anni, durante i quali si è lavorato alla segnaletica e, anche, alla promozione internazionale di questo cammino devozionale verso Santiago de Compostela, giacobeo tra i Romei. Adesso tocca alle Amministrazioni Locali ampliare i servizi ai pellegrini.

Il Cammino Italiano verso Santiago de Compostela

La Via Postumia, insieme alla Via Flavia e alla Via della Costa Ligure, è a tutti gli effetti un cammino che si inserisce nella carta dei Cammini Europei verso Santiago, collegandosi al Cammino sloveno a Est e ai Cammini francesi a Ovest.

Questo progetto, ideato da Andrea Vitiello nel 2013 e portato avanti da tanti volontari (gli Amici della Via Postumia), è ora pronto per passare alla fase successiva, ovvero la collaborazione con le Amministrazioni Locali per ufficializzare e migliorare la segnaletica, incrementare i servizi ai camminatori e ciclo viaggiatori, portare a conoscenza il territorio di questa possibilità economica e soprattutto culturale.

Un cammino che porta turisti “stranieri”, persone che attraversano luoghi sconosciuti fino a quel momento con lentezza e curiosità, apportando uno scambio di idee importante, portando risorse socio-economiche, proprio come avviene sui cammini spagnoli per Santiago de Compostela.

I cammini anche in Italia sono in forte espansione, sempre più pellegrini li percorrono, e apprezzano la grande qualità che il nostro paese offre, storia-arte-cultura-enogastronomia di primissima scelta.

“Se le amministrazioni locali riusciranno a capire la possibilità che offre la via Postumia, – afferma Andrea Vitiello, che cura il progetto fin dalla sua ideazione – con un investimento molto basso, si potrà avere un enorme benificio, sia diretto che indotto sulla qualità della vita, anche dal punto di vista economico. La via Postumia è già segnalata sulle guide dei pellegrini di tutto il mondo, che infatti incominciano ad arrivare. L’aiuto che chiediamo alle Amministrazioni locali è irrisorio dal punto di vista economico, per noi sono più utili i permessi verso le Associazioni che si occupano di questi percorsi, apertura mentale verso un nuovo turismo e collaborazione fattiva. Se riusciremo nel nostro intento, allora il nostro paese potrà vedere nei prossimi anni grandi benefici, che si tradurranno anche in ricaduta occupazionale. L’esempio della Spagna ci insegna che, lavorando in squadra e con un buon progetto alle spalle, i Cammini devozionali sono in grado di radicarsi nel territorio e diventarne parte integrante”.

Tutte le informazioni su questo percorso e molto di più lo trovate sul sito www.viapostumia.eu