di Andrea Antonuccio.
Questa settimane le nostre fatidiche “5 domande” le facciamo a Glenda Colaninno, agente immobiliare e capogruppo FAI Giovani di Alessandria. Buona lettura!
1) Partiamo subito col botto: che cosa fai per il FAI? (un gioco di parole veramente creativo…)
Sono capogruppo del FAI Giovani di Alessandria, un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze che verrà ufficialmente costituito il 3 maggio di quest’anno durante un aperitivo con cento giovani della nostra città. Proverò a raccontare che cosa facciamo e perché vale la pena appassionarsi alle nostre attività.
2) Appunto… tu come ti sei appassionata?
Nel modo più naturale possibile. Ho conosciuto Ileana Gatti Spriano, capo delegazione del FAI di Alessandria, e sono rimasta contagiata dalla passione che le ho visto mettere in tutto quello che fa. Per farti un esempio, Ileana ha sempre creduto nel binomio Cittadella-FAI, e ora questo “sogno”, dopo tre anni di grande lavoro e grande amicizia, si è realizzato. Pensa poi che in Cittadella è tutto volontariato: puliamo noi le sale per gli incontri (e i bagni!), abbiamo rimesso a posto i forni, seguiamo il progetto carcerati… e ogni sabato e domenica ben quaranta volontari del FAI sono a disposizione per le visite guidate all’interno della fortezza alessandrina.
3) L’ultimo evento organizzato dal FAI ad Alessandria?
Lo scorso weekend, in occasione delle giornate di primavera del FAI, abbiamo attirato in Cittadella più di tremila persone. Di queste, la maggioranza arrivava da fuori Alessandria. Mi chiedo, scherzando ma non troppo: avranno trovato un ristorante aperto?
4) Che cos’è per te Alessandria, e come può venire fuori dalla difficile situazione in cui si trova? Tu che cosa chiedi alla politica?
Alessandria è la mia città, qui ho il mio lavoro e la mia famiglia e qui voglio vivere. Io credo nei giovani di Alessandria, e così penso debba fare anche la politica. Ho letto recentemente che il sindaco Rita Rossa vuole fare un rimpasto di Giunta: bene, perché non prende con sé qualche assessore giovane? Almeno, dovessi mai parlargli di internet, mi capirebbe!
5) Adesso parliamo di te e del tuo mestiere: che cosa fai, come lo fai e come sta andando?
Sono agente immobiliare da dodici anni, e devo dire che questo è il momento più critico da quando faccio questo lavoro. Mancano le coppie di trentenni che vogliono comprare casa per andare a vivere insieme. O meglio, ci sarebbero anche, ma avrebbero bisogno di un aiuto diverso dalle banche. Prima i mutui finanziavano anche il 120% dell’importo, mentre ora coprono, se va bene, il 50 o 60%. Come si acquista una casa, così? Io, per fortuna, mi sono sempre occupata degli affitti oltre che delle vendite, e nel tempo ho creato e mantenuto uno zoccolo duro di clienti che mi segue e si fida di me. Certo, lavoro di più e guadagno di meno, ma riesco a stare sul mercato in maniera soddisfacente. E ti assicuro che di questi tempi non è poco…