Barosini: “Alessandria è dei cittadini: scommettiamo sulla partnership tra pubblico e privato”. Dal lungo fiume alle zone industriali, dai ponti alle strade, tutti i progetti per il rilancio

Merci via treno da Mortara alla Cina Barosini: "opportunità che anche Alessandria saprà cogliere" CorriereAl 2di Ettore Grassano

 

“Sa cosa mi fa davvero arrabbiare? Il contrasto tra le condizioni strutturali in cui versa questo palazzo, che è la casa di tutti gli alessandrini, e lo sfarzo di certi edifici privati che si affacciano sulla stessa piazza: sembra di vivere in due dimensioni parallele: il popolo, e gli oligarchi”.

E’ un Giovanni Barosini particolarmente ‘in palla’ quello che incontriamo nel suo ufficio di assessore al terzo piano di Palazzo Rosso. E parte proprio da lì, dallo stato di salute dell’edificio come metafora della città: “Ma sia chiaro, non voglio polemizzare con singole persone, o istituzioni. Dico solo, da cittadino prima ancora che come amministratore, che tutto ciò stride, soprattutto di questi tempi: non crede?”. Poi la chiacchierata si dipana su diversi fronti, ed un primo e secondo ‘tempo’: nell’intervallo, l’assessore Barosini ‘scatta’, da vero soldato, convocato dal sindaco Cuttica, per rispondere ‘in diretta’ a quesiti sul Campo Scuola sollevati dalla campionessa olimpica Valeria Straneo durante una conferenza stampa. (en passant come nota di costume: le conferenze stampa un tempo erano dedicate all’incontro con i giornalisti, e alle domande su un tema specifico. Ed erano un numero limitato. Oggi ad Alessandria si fanno conferenze stampa praticamente su ogni minimo progetto, peraltro poi in genere perfettamente illustrato in comunicati ad hoc. E alle conferenze stampa partecipa e pone domande chi vuole, a piacere. Perché non chiamarle allora presentazioni pubbliche?).

 

Assessore Barosini, partiamo pure dalle condizioni strutturali del Palazzo: neanche per il compleanno della città lo vedremo rimesso a nuovo?
I festeggiamenti per gli 850 anni di Alessandria cominciano ai primi di maggio, e dureranno 12 mesi: nel frattempo alcuni interventi speriamo di farli. Le risorse sono state stanziate, complessivamente sono 1 milione e 400 mila euro. Non tantissimo, lo sappiamo. Ma a sufficienza per intervenire su tetto, facciata, alcuni serramenti. Purtroppo il rallentamento nei lavori non dipende da noi: stiamo aspettando il via dalla Sovrintendenza. So bene che qualcuno ormai Palazzo Rosso lo chiama Palazzo Rotto: e questo è triste perché è la casa di tutta la nostra comunità, ma ha anche implicazioni di non ottimizzazione dei servizi, in termini di efficienza. Ci stiamo lavorando.

 

Le strade invece?
Alessandria ha oltre 400 chilometri di strade comunali, un’enormità. In più parliamoci chiaro: se nevica o gela, ormai i cittadini vogliono tutto pulito in 4 ore, sale ovunque, ecc. Li capisco, ma in passato non è vero che tutto funzionasse a meraviglia: si era semplicemente più tolleranti, e meno informati. Il sale poi, se lo spargi ovunque, spacca le strade, ed eccoci in primavera, con una valanga di tratti urbani ed extraurbani, e di marciapiedi, da sistemare. Ma lo faremo a breve, è già tutto programmato. A partire dalle vie del centro cittadino, che dobbiamo poter vivere come un outlet naturale: sia le strade incluse nel progetto presentato alla Regione per il rilancio del commercio, sia le altre, da via Trotti a via Milano, per citarne solo due.

E la periferia? I sobborghi?
Interverremo ovunque, in maniera capillare.

Compreso Casalbagliano, da anni ‘pecora nera’ su tanti fronti, senza colpe?
Compreso Casalbagliano, che seguo da vicino da sempre: so bene quando hanno ‘penato’ i suoi abitanti. Lì c’è un progetto ad hoc, che speriamo la Cassa Depositi e Prestiti possa finanziare.

Poi ci sono le caditoie assessore…sembra una banalità, invece…
Invece non lo è per niente, anche perché stiamo parlando di oltre 22 mila tombini e caditoie, che vanno gestiti in maniera programmata, non solo nell’emergenza. Abbiamo stanziato 400 mila euro, per interventi ‘a tappeto’, in collaborazione con Ato6 e Amag Ambiente.

 

Altra questione importante assessore Barosini, le aree industriali e artigiani: D3 e seguenti, con numerazione progressiva. Sono ancora quelle degli anni Settanta, e quanto a manutenzione lasciano un po’ a desiderare….
Tema fondamentale, anche perché come assessore al Patrimonio voglio attivarmi per favorire l’insediamento di grandi aziende nelle nostre zone industriali (offrendo loro tutti i vantaggi possibili) per creare sviluppo e lavoro. Per il miglioramento dell’esistente la strada da percorrere è assolutamente consortile, pubblico/privata. Ossia bisogna parlar chiaro con industriali e imprenditori, e mettere a punto formule di tutela e miglioramento di quelle aree che prevedano compartipazione di investimento, e di impegno. Da parte mia inoltre intendo sfruttare i miei contatti all’interno di Anci nazionale per inserire Alessandria in un ‘road show’ per far conoscere e valorizzare il nostro territorio. Penso in particolare alla Consulta delle città medie (il loro potenziale è necessario per lo sviluppo dell’Italia). Alessandria è tale, da tutti i punti di vista, ma occorre farla crescere: dobbiamo superare i 100 mila abitanti. E mi riferisco alla necessità di ‘attrarre’ popolazione produttiva, a scanso di equivoci.

Quali le leve per riuscirci?
Da un lato i trasporti, sia su rotaia che su gomma. Il sindaco Cuttica sta lavorando con serietà ed impegno, in particolare, sul potenziamento della tratta con Milano, senza ovviamente dimenticare anche Torino e Genova. E poi l’Università: il polo alessandrino è un piccolo gioiello, ancora poco valorizzato. Deve crescere, e dobbiamo puntare su percorsi, come la Facoltà di Medicina, che porteranno ad Alessandria un fortissimo valore aggiunto, anche in termini di ricadute socio economiche.

Piscina comunale: anche la prossima estate fumata nera?
Lì occorre essere onesti: la normativa imponeva che si facesse una nuova gara, e così è stato, ma è andata deserta. Dobbiamo essere realisti: la classica piscina estiva da sistemare e prendere in gestione non è più un business interessante per gli imprenditori di oggi. Personalmente (ma ripeto: parlo a titolo personale, anche se porterò presto in giunta le mie idee) alzerei il tiro: mi piacerebbe un ampio progetto di riqualificazione di tutta l’area che sta tra i due ponti, il Tiziano e il Meier, passeggiata Sisto compresa. Perché altre città amano e valorizzano i loro fiumi, e Alessandria ne ha paura? Il progetto si potrebbe chiamare ‘il rumore dell’acqua’, ma ovviamente al di là del nome servono risorse, investimenti privati. Ma allora lanciamolo questo appello: imprenditori locali e non fatevi avanti, non siate timidi….

Un project financing per il rifacimento di Piazza Garibaldi, con parcheggio sotterraneo e ‘rivisitazione’ completa della superficie, fino alla stazione ferroviaria, già era previsto diversi anni fa. Si farà mai?
Anche qui, parliamone. Non voglio urtare la sensibilità di nessuno, e in primo luogo occorrerebbe rivedere il progetto con l’imprenditore in questione, alla luce delle necessità di oggi. Ma in quale altra città di medie dimensioni se c’è un privato pronto ad investire 15 milioni di euro di tasca sua, con un completo rifacimento di un’area centrale e strategica, si dice no grazie a priori?

Da tanti anni si dice anche: un ponte solo sulla Bormida, peraltro struttura ormai ‘datata’, èCopia di Progetto Marengo Hub da periferia a comunità: alcune riflessioni critiche sul fronte energia poco…
Occorre usare l’immaginazione, perché risorse pubbliche ‘a pioggia’ non ce ne sono. Sta a noi amministratori fare il primo passo, e magari provare a bussare alla porta di qualche multinazionale che oltre Bormida ha forti interessi, e che nel corso di lunghi decenni probabilmente benefici ne ha avuti molti, e qualche problema ambientale lo ha creato. Io dico proviamoci, facciamo proposte concrete, a nome della nostra comunità, e vediamo che ci rispondono.

Il Welfare Animale è una delega ‘minore’, assessore Barosini?
Ma neanche per sogno. Le persone con uno o più animali domestici sono tantissime, e questo comporta diritti (anche del cane o del gatti), ma anche doveri. Il comune sta creando aree verdi per animali, e distribuisce gratuitamente il kit per la raccolta degli escrementi, così come cerchiamo di tenere a freno fuochi d’artificio e altri divertimenti rumorosi. In più stiamo lavorando, di concerto con l’Asl, alla nascita di un vero, ufficiale cimitero degli animali. I proprietari di cani e gatti, ovviamente, devono fare però la loro parte, e non sempre succede.

Insomma si deve tornare a fare politica assessore Barosini, declinata sul territorio, e finalizzata a risolvere priorità urgenti. E Roma? Non le spiace non essere là?
(sorride, ndr) Posso rispondere di no? Qualcuno ci crederebbe? Certo che mi spiace, altrimenti non mi sarei candidato. Ma più ancora, mi creda, mi spiace che nel nostro Parlamento manchi oggi una forte rappresentanza centrista: credo che servirebbe eccome, anzi sarebbe fondamentale, in un contesto di difficile governabilità come quella attuale.

Nel centro destra alessandrino invece i ‘centristi’ (democristiani?) ci sono, eccome: SìAmo Alessandria ha due assessori (lo stesso Gianni Barosini, il più votato anche alle ultime elezioni con 826 preferenze, e Silvia Straneo), e tre consiglieri comunali. Rapporti con la coalizione?
Splendidi, a partire dal sindaco Cuttica, che sosteniamo lealmente e che ha progetti ‘in campo lungo’. Sìamo Alessandria è espressione civica, certamente a vocazione centrista. Siamo davvero radicati fra la gente, ora stiamo attivando le nostre ‘sentinelle di territorio’, in tutte le periferie e i sobborghi, per avere sempre un ‘filo diretto’ con le esigenze reali delle persone. Per quanto mi riguarda, non c’è alessandrino che non conosca il mio numero di cellulare, o il mio profilo facebook. Cerco sempre di rispondere a tutti, perché è giusto così. Anche se naturalmente non posso occuparmi personalmente di ogni singola buca, o caditoia ostruita. Ma segnalare a chi di competenza sì: l’ho sempre fatto, e continuo a farlo.