Le imprese del distretto orafo valenzano hanno partecipato anche quest’anno al Salone svizzero di orologeria e gioielleria BaselWorld, che si è concluso il 27 marzo.
Il Salone mondiale di Basilea ha storicamente rappresentato il momento di confronto fondamentale tra i principali operatori internazionali ed il mondo della manifattura di gioielleria di alta fascia.
Un ruolo egemone che negli ultimi anni è parso indebolirsi all’interno di un palinsesto fieristico in forte cambiamento con conseguente riduzione delle presenze espostive anche dal distretto valenzano.
L’edizione 2018 ha confermato il trend negativo con modifiche radicali nel lay out espositivo, causa il drastico calo degli espositori, cui ha fatto da cornice la rarefazione della clientela in visita, seppur qualificata e selettiva nelle sue componenti.
Il format fieristico tradizionale di settore vive fasi involutive, salvo alcuni appuntamenti in Asia e Stati Uniti che mantengono autorevolezza e connessione con la clientela di interesse. Una perdita d’appeal del modello fiera cui fa da contraltare l’affermazione e la crescita iperbolica del commercio elettronico, anche per i beni di lusso.
“In un contesto di mercato estremamente volatile e selettivo – commenta Francesco Barberis, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria – caratterizzato da scenari internazionali in continuo cambiamento con possibili riflessi negativi sugli scambi commerciali, le aziende valenzane hanno nuovamente evidenziato altissima capacità creativa presentando linee di gioielleria frutto di costanti sforzi in modellazione e ricerca.
La partecipazione alla kermesse elvetica comporta investimenti ingenti in chiave di immagine ed occupazione di spazi e la risposta della ventina di aziende valenzane è stata significativa su entrambi i fronti. I colleghi che hanno ritenuto di continuare ad essere presenti a BaselWorld 2018 non hanno lesinato energie ed hanno consentito al nostro distretto e di riflesso alle tantissime imprese che ancor oggi lo caratterizzano di confermare un ruolo qualitativo di assoluto rilievo.
L’auspicio è che i contatti registrati generino nei prossimi mesi sviluppo di sinergie ed ordinativi con effetti sulle attività di internazionalizzazione del distretto valenzano che, anche dalle ultime rilevazioni, rappresenta la principale spinta alle esportazione della nostra provincia”.
In chiave prospettica pesano le difficoltà organizzative apparse evidenti a tutti gli osservatori, ed è complesso prevedere l’evoluzione del Salone ed il livello di attrattività dei prossimi appuntamenti per i professionisti del gioiello e per le aziende espositrici.