Si chiama Sergei Chernih ed è il tecnologo russo dell’azienda Kozi in Kazan (Russia), uno dei più importanti stabilimenti del continente per la lavorazione dei formaggi. E’ in visita, in questi giorni, in Italia e ha fatto tappa anche ad Occimiano, nell’azienda SS San Martino di Umberto Signorini per studiare le tecnologie del biodigestore che vorrebbero prendere ad esempio.
L’azienda russa, a tre ore di volo da Mosca, conta seimila capi di capre allevati, per una produzione di 7 tonnellate al giorno di latte e il risultato di 150 tipi diversi di formaggio, attraverso il lavoro di 300 dipendenti. Accompagnati dalla responsabile aziendale Marketing Lucetta Rissone della San Martino, Chernih ha fatto visita anche alla Cia di Alessandria dove c’è stato uno scambio di omaggi con il presidente Gian Piero Ameglio e il direttore Carlo Ricagni: formaggetta russa e vini del Monferrato.
Commenta Chernih: “In Italia la zootecnia presenta strumenti avanzati, siamo in visita per osservare le tecnologie e migliorare i nostri processi. In particolare, siamo interessati alla produzione circolare come applica Umberto Signorini, al biogas, all’alimentazione per bambini e alla produzione di mozzarella. Abbiamo imparato in Italia a fare la ricotta, ora ne produciamo 25 tonnellate al mese; nel vostro Paese abbiamo anche comprato i macchinari che utilizziamo nei nostri stabilimenti”.
La visita italiana di Sergei prosegue a Salerno, per osservare (e imparare) la lavorazione della mozzarella.