Rifiuti più cari? Protezione sociale senza certezze? Cultura alla deriva?
Il punto di forza dell’Amministrazione Comunale di Alessandria se ne va a Roma. Riccardo Molinari è stato il perno politico solido attorno al quale si è retta la Giunta e la maggioranza della città. Se ne va il perno e i rischi di ulteriore deriva saranno palesi, basta aspettare, purtroppo. Dopo quasi un anno dalle elezioni 2017 le attività degli amministratori in carica possono essere valutate.
Pongo tre temi strategici e urgenti e resto in attesa, spero con risposte che non riconducano alle responsabilità del passato perché ci troveremmo di fronte all’irresponsabilità del presente: Gestione rifiuti, Politiche sociali, Teatro Comunale.
Sul primo ho informazioni che la discarica di Solero – Quargnento non sarà funzionante ancora per molto tempo e comunque non sarà un tempo sufficiente a realizzare una nuova discarica in altri territori della nostra provincia. A proposito di provincia, il Presidente della Provincia sarà un componente effettivo della nuova Conferenza d’Ambito Regionale che deciderà il futuro della realizzazione e della gestione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti a tecnologia complessa, ivi comprese le discariche, anche esaurite, e non sarebbe male conoscere il suo pensiero a riguardo, non solo sul bacino di Alessandria. Tempo per realizzare una nuova discarica non c’è, resta solo il tempo per portare i rifiuti all’incenerimento o in altre discariche, immagino. Il punto politico è che questa scelta comporta un poderoso aumento della Tari tutta a carico dei cittadini. Aggiungo che per evitare ulteriori costi l’Amministrazione Comunale dovrà introdurre nuove politiche per la raccolta dei rifiuti.
L’obiettivo per tutto il Piemonte, quindi anche per Alessandria, è produrre un quantitativo annuo pro capite non superiore a 190 kg/abitante entro il 2018 e non superiore a 159 kg/abitante entro il 2020. Mi sfugge, non per disattenzione, la scelta dell’assessorato e della Maggioranza su questa materia. Quanto ci sarà da aspettare ancora? Basterà aspettare la nomina dei vertici politici di Amag Ambiente?
Sul secondo, cioè sulle politiche sociali, ho letto che dopo quasi un anno il sindaco ha indicato un possibile presidente del Consiglio di Amministrazione del Cissaca. Bene, sono felice. Anche qui però mi sfuggono, non per disattenzione, gli obiettivi, le strategie di fondo. A parte la narrazione sui pigmenti biologici della pelle e le graduatorie delle case popolari non si intravede nemmeno la consapevolezza sulla complessità del sistema sociale alessandrino e le nuove dinamiche da affrontare.
Sul terzo, cioè sul Teatro Comunale, rilevo che è ancora chiuso. Semplicemente chiuso. E non saranno tre, quattro o venti manifestazioni a riaprirlo. Manca anche qui, non la vedo e non per disattenzione, una strategia per il futuro. Se c’è, vi prego, almeno raccontatela con parole vostre. Cercheremo di capirla.
* Consigliere Regionale Partito Democratico