Sig. Direttore
Spett.le Redazione
Legge elettorale, elezioni politiche 2018 e relativa campagna elettorale.
Questo scritto è rivolto ai cittadini che il quattro marzo decideranno di non votare perché sfiduciati, nauseati, stanchi. Dopo una anomala Legislatura che ha prodotto tanto scontento, dovrebbe essere nostro l’impegno di riprendere in mano il potere costituzionale che ci dà il titolo di “sovrano”, nel tentare di normalizzare la situazione politico governativa del paese.
Andiamo a votare, ognuno in funzione della sua ideologia o coscienza oppure per il meno peggio, facciamo sentire il peso numerico del popolo italiano, noi siamo tanti e loro una percentuale seppur con il potere che si sono dati da soli, ma solo una percentuale.
L’astensione al voto sono convinta che non frega nulla visto che gli è consentito di governare con percentuali di voto risicati e continuare a fare i comodi propri e quelli delle lobby che sono per certi versi un potere sul potere.
A seguire esprimo mie opinioni su questa legge elettorale e ciò che ha prodotto la più agghiacciante campagna elettorale a cui ho dovuto assistere.
Legge elettorale: le due Camere del parlamento hanno avuto tutto il tempo possibile per produrre una Legge “onesta”, ma affaccendati in altro, con il “Rosatellum” si evidenziava già in partenza solo un pastrocchio di cui Parlamento, Governo e Mattarella che l’ha firmata, tutti consapevolmente dovrebbero provare un minimo di vergogna. Temo però che con queste elezioni non cambierà nulla e che difficilmente produrrà un risultato utile per governare seriamente con capacità su i vari settori utili al bene comune perché è questo che il cittadino chiede. Si temono pure gli inciuci come un Governo di larghe intese tra partiti incompatibili ideologicamente, se dovesse accadere, gli attori di tale indecenza calpesterebbero il volere dei propri elettori.
Non dimentichiamo che oggi l’elettore è solo una vacca da mungere, senza titolo di profferir parola.
Campagna elettorale: una indecenza, e tale indecenza ha prodotto sconcerto nella popolazione dopo ogni teatrino a cui abbiamo assistito. I leader nazionali, quelli che decidono, hanno dato il peggio di sè dimostrando di vivere fuori dal mondo reale e neppure conoscerlo. Ci sono stati rari esempi di consapevolezza delle condizioni in cui versa il paese in primis insicurezza, ma molti sono coloro che si sono atteggiati alla “Maria Antonietta di Francia” stordendoci a suon di promesse irreali che sappiamo in partenza non saranno mai mantenute perché per noi cittadini come sempre passata la festa gabbato lo santo.
Durante la campagna su ogni organo di informazione, in tutti i dibattiti TV e radio, non ho letto o sentito proposte serie, purtroppo si è assistito al peggio che persino le mirabolanti promesse sono passate sotto tono a causa dell’argomento clou di questa campagna elettorale che è stata l’immigrazione e la relativa accoglienza malgestita che ha portato nella realtà e non in percezione,una forte tensione sociale in crescendo nella stragrande maggioranza del popolo italiano.
Una parte partitica appoggiata dagli organi di informazione di parte, non ha trovato meglio di far nascere slogan come razzisti, xenofobi, fascisti, populisti chi non la pensa come loro, e su queste titolazioni ne hanno fatto propaganda elettorale invece di impegnarsi a proporre proposte fattibili per far ripartire il paese magari facendo pure un “mea culpa” su ciò che non hanno saputo migliorare nel dopo governo Monti.
In tutta la bagarre per dare addosso ai supposti razzisti, xenofobi, fascisti, populisti quella parte partitica che ha prodotto? Ulteriore violenza e i fatti dei giorni scorsi indicano che la violenza verbale politica non è di casa solo da una parte, ma ha fatto sì che le parole della candidata che ricopre l’alto ruolo di terza carica dello Stato, autorizzasse anche “involontariamente” comportamenti violenti di antagonisti o violenti vari di sinistra che arrivassero a colpire forze dell’ordine quindi lo Stato e il diritto della parte avversa di manifestare o fare la propria campagna elettorale.
In questa campagna elettorale a partire dagli alti “papaveri”, violenta e antidemocratica, è stato dimostrato che nessuno è meglio dell’altro. Nel scornarsi l’un con l’altro è venuto fuori anche il marcio in corruzione e pezzi da ’90 presi con le mani nella marmellata o chiacchierati quindi indegni del ruolo politico istituzionale ma che certamente verranno eletti proprio grazie al Rosatellum , ed è preoccupante perché questi “indegni” ce li troveremo nelle due Camere istituzionali.
Per concludere: facciamo uno sforzo, andiamo a votare anche se piove, nevica o tira il vento. Anche se siamo arrabbiati fino al midollo, siamo noi la forza che può modificare il peggio esistente.
Graziella Zaccone Languzzi – Alessandria