Il problema dell’abuso di sostanze alcooliche tra i giovani si sta dimostrando sempre più ampio e diffuso e l’età nella quale i minori iniziano a far uso di alcol è in continuo ribasso.
Il Comune di Tortona, grazie al Settore Servizi alla Persona e alla Comunità, con la partecipazione della Polizia Municipale e la preziosa collaborazione dell’Associazione Alcolisti Anonimi sezione di Tortona, dell’Associazione Al-Anon/Alateen (Associazione di Familiari ed Amici alcolisti) e dell’Associazione Misericordia di Tortona, ha elaborato un programma di informazione sui rischi e sulle ripercussioni sul fisico e la mente.
Un’alta percentuale dei problemi sanitari e in particolar modo sociali degli adolescenti è riconducibile direttamente o indirettamente al consumo di bevande alcoliche.
Questa iniziativa è rivolta agli studenti degli Istituti scolastici di secondo grado della città, al fine di sensibilizzare ed informare i giovani dei vari aspetti medici, legislativi e sociali derivanti da un uso scorretto della sostanza alcolica.
A tal proposito nel mese di gennaio sono stati organizzati degli incontri con i ragazzi delle classi prime del Liceo G. Peano, nei quali la Polizia Municipale ha trattato prevalentemente il rapporto tra alcol e guida, con particolare attenzione alle sostanze di ultima generazione ed alla moda diffusa tra i giovani del cosiddetto “bere estremo” sottolineando, attraverso tragiche statistiche, come gli incidenti stradali rappresentino la prima causa di morte e di invalidità per i giovani tra i 14 e 29 anni.
Agli incontri hanno partecipato gli operatori del 118 della Misericordia, che hanno illustrato anche le conseguenze e i danni a medio e lungo termine di carattere sanitario, correlati ad un abuso di alcol.
L’Associazione Alcolisti Anonimi ha portato importanti testimonianze, grazie alla partecipazione di propri iscritti, che per l’occasione hanno ritenuto importante uscire dal principio dell’anonimato, proprio per sensibilizzare i ragazzi con racconti del loro vissuto, del rapporto che hanno avuto con la sostanza alcolica e del recupero grazie all’Associazione.
Altrettanto significativa la presenza dell’Associazione Al-Anon/Alateen, composta da mogli, mariti, figli, genitori, sorelle, fratelli, amici e anche colleghi di lavoro di alcolisti, che hanno sottolineato come la vita delle persone più vicine all’alcolista sia profondamente condizionata da questa patologia e come, per la rieducazione, sia indispensabile condividere il percorso di recupero.
Nei mesi di febbraio e marzo gli incontri proseguiranno con gli alunni degli altri Istituti di secondo grado della città.