Prima in Cittadella, con i candidati del Partito Democratico del territorio. Poi allo stabilimento Borsalino di Spinetta, ‘per capire come fare per salvare il marchio e i posti di lavoro’: pure lei, come non bastassero tutte le intelligenze già ‘sul pezzo’, anzi sul cappello.
Roberta Pinotti, ministro (uscente) della Difesa, genovese con origini alessandrine, è candidata per il Senato come capolista nel plurinominale a Novara, Vercelli, Alessandria, Cuneo e Firenze e nell’uninominale a Genova. A fare il tifo per lei c’è sicuramente la casalese Cristina Bargero, candidata all’uninominale su Vercelli Biella, e al terzo posto (dopo la stessa Pinotti e Mino Taricco) nel listino plurinominale.
Dicono gli analisti che Bargero sia l’unica fra i candidati Pd della provincia a potersi giocare qualche carta, sia pure ‘di rimbalzo’.
Sondaggi alla mano, infatti, appare del tutto in salita sia il percorso del senatore Daniele Borioli (che corre ‘senza paracadute’ nell’uninominale Alessandria Asti del Senato), sia quello dell’altro casalese Fabio Lavagno, solo quarto nel listino della Camera Novara-Biella-Vercelli.
Per non dire di Marcella Graziano, vice sindaco di Tortona, che al collegio uninominale per la Camera Alessandria Tortona Novi Ovada dovrà confrontarsi con due big come Riccardo Molinari (candidato unitario del centro destra) e Federico Fornaro (LeU), oltre alla candidata dei 5 Stelle Silvia Gambino, e a Jamila Jakani di Potere al Popolo.
Ad accompagnare la ministra Pinotti nel suo breve tour alessandrino c’è anche l’ex sindaco di Alessandria Rita Rossa: più accalorata degli stessi candidati alle elezioni, e pronta a difendere l’operato della sua amministrazione, e ad esortare gli elettori ad un voto pro PD. Roberta Pinotti, dal canto suo, fa di tutto per rincuorare le truppe, parlando di progetti che vanno ben oltre il 4 marzo: “Preparatemi un dossier sulla situazione della Borsalino: faremo di tutto per salvare i posti di lavoro e il marchio di questa storica azienda”. Elettori permettendo, naturalmente.
E. G.