Politici alessandrini a Roma: sapranno incidere?

Senato Palazzo MadamaParte nei prossimi giorni l’avventura del nuovo Parlamento italiano. Mai come in questo caso il termine è appropriato, poiché di certo al momento c’è soltanto la data della prima seduta della Camera e del Senato, prevista per venerdì 15 marzo. Il resto è un grande punto interrogativo: chi sarà incaricato di formare il nuovo governo? Quali forze ne faranno parte, per quanto tempo e per fare cosa?

Le voci e le smentite si accavallano, e le ipotesi al riguardo rischiano di essere “bruciate” nel giro di poche ore, in un contesto di grave speculazione politica, ma anche economica. Contestualmente, infatti, un’Italia nuovamente declassata (ormai siamo poco sopra la soglia di Paese spazzatura) dalle agenzie di rating internazionale si appresta a cercare di collocare sui mercati internazionali titoli di Stato per complessivi 15 miliardi di euro. E se il ministro (uscente, ma ancora in carica) dell’Economia, Vittorio Grilli, si sente in dovere di affermare “Il Tesoro cercherà di fare di tutto per mettere in sicurezza il nostro Paese”, è perché al riguardo serpeggiano forti dubbi.

Contestualmente, in settimana è prevista l’elezione del nuovo Papa, in sostituzione del dimissionario Ratzinger. Che c’entra? C’entra in primis perché l’evento (che naturalmente ha una sua dimensione e spessore religioso che prescinde dalle vicende italiane) verrà utilizzato mediaticamente, a casa nostra, un po’ come il Festival di Sanremo o i Mondiali di calcio: strumento di distrazione di massa rispetto alle vicende di cui sopra. Ma, ad un livello diverso e più alto (e sempre assai terreno: lascio ad altri le valutazioni spirituali), gli intrecci tra Città del Vaticano e Stato italiano, a livello politico e pure finanziario, non sono mai stati trascurabili. Quindi anche lì converrà osservare con attenzione gli sviluppi.

E Alessandria? Alessandria è enormemente coinvolta, perché la nostra disastrata periferia dipende mani e piedi (si vedano le emergenze di Palazzo Rosso e di Palazzo Ghilini, la sanità, il sistema ormai asfittico delle imprese) anche da ciò che succederà a Roma nei prossimi giorni e settimane. Abbiamo in partenza alcuni “ambasciatori” politici del territorio, con diverse casacche, e le etichette di deputati e senatori. A loro auguriamo sinceramente buon lavoro, e chiediamo di operare con la massima attenzione alle esigenze del territorio. Li marcheremo stretti, sia pur in maniera e con finalità assolutamente costruttive.

E. G.