Svolta positiva sul fronte dello stabilimento 3M di Predosa. Giovedì la multinazionale ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la vendita del business relativo ai prodotti per l’identificazione dei cavi elettrici e del sito produttivo alessandrino. L’accordo è stato siglato con un’azienda di proprietà della famiglia Piana, imprenditori specializzati in questo settore sin dal 1963, e già titolari dello stesso stabilmento, che vendettero a 3 M.
“Quest’operazione aiuterà a mantenere una presenza industriale nel tessuto economico locale e garantirà la stabilità dei livelli occupazionali per i dipendenti impiegati in questo business” ha affermato Dirk Lange, presidente e amministratore delegato di 3M Italia.
L’accordo è soggetto al verificarsi di specifiche condizioni stabilite contrattualmente tra le parti nonché alla procedura di consultazione con le organizzazioni sindacali.
Al completamento dell’operazione, i dipendenti del sito di Predosa che operano nel business dell’identificazione dei cavi elettrici, continueranno il loro rapporto di lavoro presso l’azienda acquirente.
3M ha preso l’impegno di lavorare con la nuova proprietà al fine di agevolare la transizione del business.
La notizia suscita un pressochè unanime entusiasmo.
Confindustria Alessandria esprime la propria notevole soddisfazione per il raggiunto accordo, “che consente di proseguire l’attività produttiva e di tutelare il livello occupazionale. Il ritorno nella nostra provincia di imprenditori conosciuti e capaci, come la famiglia Piana, è indubbiamente un’ulteriore buona notizia, dopo mesi di giuste preoccupazioni per il futuro dello stabilimento di Predosa e dell’occupazione”.
Altrettanto soddisfatti i sindacati.
“Oggi è un giorno buono. E’ con vivissima soddisfazione che FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL di Alessandria annunciano la salvezza dei posti di lavoro dello stabilimento 3M di Predosa (AL) che passeranno ad altro imprenditore. Dopo mesi di concitate trattative siamo giunti ad un epilogo altamente positivo e per nulla scontato considerata la ferma posizione dell’azienda all’apertura della procedura: spegnere le luci a Predosa.
Il sindacato, unitariamente, è riuscito nel tempo a scardinare la posizione di una
multinazionale molto rigida nei propri processi e a garantirsi l’impegno, di parte
aziendale, nel cercare una ricollocazione del sito. A tal fine abbiamo coinvolto le
istituzioni, in primis il prefetto di Alessandria dott.sa Tafuri che ringraziamo
pubblicamente per il fondamentale contributo che ha saputo dare alla discussione, e poi la politica nelle persone degli onorevoli Fornaro, Borioli e Bargero. Anche il sindaco di Predosa Rapetti è stato vicino a noi come a tutti i lavoratori partecipando a tutti i tavoli convocati e portando solidarietà sui cancelli della fabbrica durante le
interminabili ore di presidio.
Il nostro grazie e i nostri complimenti vanno soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori tutti per aver creduto nel sindacato e nel percorso che di volta in volta è stato discusso nelle assemblee, per aver saputo lottare compatti nonostante gli attacchi populisti di certa riprovevole stampa on-line contro le organizzazioni sindacali e i loro
metodi. La trattativa è stata complessa e molto delicata ma a tutto c’è un perché e
questi sono i risultati! Nei prossimi giorni saremo impegnati nell’espletamento delle procedure di legge per il passaggio diretto del personale oltre che nella definizione, con 3 M, presso la Regione Piemonte della chiusura della procedura di licenziamento collettivo per il quale era stata trovata, come piano B, un’intesa molto soddisfacente.
In conclusione riteniamo questo risultato un dato positivo per tutto il territorio oltre
che per i lavoratori e la dimostrazione che quando istituzioni, politica, OO.SS.
collaborano e trovano un’azienda che segue un ammirevole comportamento etico, le soluzioni si possono trovare”.