Sig. Direttore
Spett.le Redazione
dopo alcuni attacchi pubblicati nella informazione cartacea e nel web, io sto dalla parte del Parroco di San Michele Mons. Don Ivo Piccinini che per alcuni ha commesso un grave “peccato” non saprei dire se mortale o veniale, nel saper ascoltare e supportare fino ad essere al loro fianco nella manifestazione di Torino, i pluri-alluvionati del “Comitato oltre il fango” , cittadini e piccole imprese della zona nord di Alessandria.
Nei giorni scorsi sui vari organi di informazione si è scritto molto su questa manifestazione, molte le interviste con dichiarazioni positive ma anche alcune di dissenso negandone l’utilità e la critica di fare allarmismo, fino ad infierire su Don Ivo Piccinini, lui stesso e la sua Parrocchia pluri-alluvionati, ritenuto da me e non solo, il parroco simbolo di impegno, altruismo, generosità di ogni alluvione a partire dal 1994.
Una premessa: Alessandria nel ’94 ha subito una grave ferita che ha inciso per sempre chi l’ha realmente vissuta. Molto è stato fatto ma in grave ed inspiegabile rilento che ne potrei stilare un elenco di chi ha rallentato in ventitre anni e su cui ci sarebbe da riempirne un macro volume. E’ mancata anche una normale e periodica manutenzione allo scopo di prevenire e posso solo affermare che il lassismo dei preposti o responsabili alla messa in sicurezza di questo nostro territorio, alla pedante ed improduttiva burocrazia, governi “balneari” da anni per instabilità politica in eterna campagna elettorale, ha frenato allungando tempi e costi per sentirci dire oggi: ci sono i progetti ma mancano i fondi.
Intanto sul nostro territorio ci sono ancora pluri-alluvionati. Chi sono? Quei cittadini che ad ogni maltempo si beccano due metri d’acqua, limo e varie porcherie antigeniche e tossiche in casa e nei luoghi di lavoro, ma fosse anche di dieci cm. sono danni ripetuti inaccettabili in una società simil-civile che da tempo ha abdicato ad essere promossa civile.
Ed ora arrivo a Mons. Don Ivo Piccinini: Don Ivo checché se ne dica, è un sacerdote molto amato, tralasciando quella minima percentuale di criticoni che di mestiere san fare solo quello, oppure chi è colpito dal sentimento di invidia. Don Ivo è stimato proprio per la sua apertura e disponibilità ad aiutare chi si rivolge a lui per qualsiasi necessità. La Chiesa si sa, non si limita a occuparsi solo delle anime, a dare conforto spirituale ed economico a chi si rivolge a lei nel bisogno, la Santa Chiesa romana si “impiccia” di tutto e mette il “becco” su ogni cosa: fa politica, incide su Leggi di diritto laico della vita delle persone, quindi che c’è di male se un uomo di chiesa, un semplice parroco di “periferia” desidera dare un supporto a cittadini che si rivolgono a lui anche in un settore di tipo ambientale e di sicurezza alla comunità?
Il potere della Chiesa è immenso e quando ci si sente inascoltati dalla politica e dai preposti ci si rivolge ai suoi uomini. Don Ivo Piccinini di fronte a richieste di sostegno concrete non si è mai tirato indietro, ha camminato al nostro fianco e mi onoro del suo appoggio: grazie anche a lui sono riuscita ad ottenere importanti vantaggi legislativi per i diritti degli alluvionati e non solo.
Negli anni 2000 quel supporto di una semplicissima buona parola l’ avevo chiesto al Vescovo del tempo, ma mi fu negato. Ho bussato la porta di Don Ivo e me l’ha spalancata. E’ questa la Chiesa che mi piace: altruista, volenterosa ma soprattutto non “altezzosa”. Aiutare gli altri senza pretendere un ritorno di qualsiasi prebenda che sia economica o di potere è una grande soddisfazione personale. Impegnarsi anche su cose più grandi di noi andando contro poteri forti per aiutare chi non ha coraggio, capacità, il non ascolto è stato il pilastro di una forma di puro volontariato mia e di Don Ivo senza mai metterci in vetrina per vantarci, ma oggi dopo ingiuste critiche e su un tema così delicato per la città è giusto far conoscere piccole chicche, importanti per chi ne aveva necessità da noi ottenute perché solo chi non fa, ottiene nulla.
Per chi non lo sa tra il 2003/2004 sono riuscita con Don Ivo a fare rateizzare tributi per alcune imprese alluvionate ’94 dall’Ufficio Entrate e non solo, in parallelo abbiamo sollecitato e ottenuto lo sblocco dei rimborsi IVA attesi da anni su lavori eseguiti da danni alluvione. Per l’allora Direttore dell’Ufficio Entrate Dott. Accardi, riconoscendone persona paziente e molto gentile, fummo un vero tormentone perché ci presentammo in quegli uffici molte volte fino ad ottenere un risultato favorevole alle nostre istanze. Nel febbraio 2007 siamo riusciti a far pagare dall’AIPO i risarcimenti di sessanta espropriati di terreni necessari per la messa in sicurezza idrogeologica che attendevano dal 1996 e continuavano a pagare le tasse di proprietà. Denaro già deliberato ma nel tempo non essendo stato utilizzato, dirottato in altre casse ed era già andato perso se nessuno ne reclamava il diritto acquisito E’ stata dura, ci siamo scontrati in modo anche poco civile, o perlomeno l’ho fatto io perché Don Ivo non ha mai superato quella soglia di esasperazione che di fronte a muri di gomma fa uscire dai “gangheri”.
Molta è la documentazione storica dove Don Ivo mi ha affiancato per ottenere risultati senza curarci di ottenere visibilità. Don Ivo Piccinini ciò che fa lo fa con il cuore e con tanta pazienza perché tirato perennemente per la giacchetta, la sua generosità innata non riesce a fargli dire di no, ritengo che per queste scelte di tipo sicurezza ambientale, non meriti critiche sterili da parte di alcuno.
Cordialità!
Graziella Zaccone Languzzi