Grazie al Conservatorio Vivaldi, e ad Alessandria: ci rivedremo, sempre nel nome della musica!

Colombo Angeladi Angela Colombo

 
Fra pochi giorni la professoressa Angela Colombo non sarà più il Direttore del Conservatorio Vivaldi di Alessandria. Istituzione musicale che ha guidato negli ultimi anni, e alla quale ha dedicato complessivamente 37 anni di vita professionale. Avendone apprezzato a fondo passione e competenza, le abbiamo chiesto una breve riflessione di congedo, per i lettori di CorriereAl. La ringraziamo per averci accontentato, ma soprattutto per la grande professionalità messa a disposizione della nostra comunità dal 1980 ad oggi.  E. G.

 

 

Con questo messaggio desidero salutare la Città che mi ha ospitata per la quasi totalità Conservatorio_Vivaldidella mia vita lavorativa.

Dal 1° novembre non sarò più in servizio, smetterò di viaggiare tutti i giorni tra Torino e Alessandria, cambierò vita.

Certamente è stata una decisione impegnativa (ho dato le dimissioni a tre anni dalla pensione di vecchiaia), ma è stata accuratamente valutata e sono convinta della mia scelta.

Quaranta anni di servizio mi sembrano più che sufficienti!

Certo non manca tanta emozione: soprattutto gli ultimi anni di direzione mi hanno permesso di entrare nel tessuto della Città in modo più profondo e di conoscere e lavorare con tante persone e tante realtà che altrimenti non avrei avuto modo di incontrare.

Questi ultimi anni mi hanno fatto capire meglio il carattere degli alessandrini, ho imparato a confrontarmi con quelle spigolosità che sono la loro cifra (sempre rivendicata, spesso con una punta di ironia) e, alla fine, trovare collaborazioni generose e vivaci, coltivare nuove amicizie.

Copia di "Mercoledì del Conservatorio": ultimo appuntamento con Fiorenza Bucciarelli e Lucio Cuomo 23Lascio quindi emozionata ma serena: per me sono stati anni di tanto lavoro e di tanta responsabilità (si tratta pur sempre di avere a che fare con quasi 700 allievi, quasi 90 insegnanti e tutto il personale amministrativo e ausiliario, altre 20 persone).

Sono stati e continuano ad essere anni complicati per i Conservatori italiani (una riforma difficile da portare a compimento ci crea tanti problemi di gestione su diversi livelli). Nonostante le difficoltà, io non ho però mai smesso di credere che istituzioni come queste, che sono allo stesso tempo luogo di formazione e di produzione (sono circa 130 gli eventi che, tra concerti e spettacoli, il “Vivaldi” sta proponendo ogni anno), debbano essere un cuore pulsante di studio e di lavoro che si mette anche a disposizione delle Città che li ospitano.

Cambio vita con la consapevolezza e la soddisfazione di sapere che il “Vivaldi” ha tanti amici fedeli che lo seguono e sostengono con affetto.

E certamente non mancheranno le occasioni per tornare come ospite e non come organizzatrice, e godermi le proposte che, sono certa, continueranno ad essere tante e interessanti.

Un caro saluto e Buona Musica!