Il Ministero dell’Ambiente ha comunicato nei giorni scorsi alla Regione Piemonte l’attribuzione di 33,54 milioni di euro per il servizio idrico integrato, dei quali oltre 5 milioni per il territorio alessandrino, relativamente al comparto servizio idrico e depurazione.
Valter Ottria (capogruppo in Regione di Art1 – Mdp) ha interrogato l’Assessore competente in proposito: “l’arrivo di nuovi finanziamenti è sempre un’ottima notizia ma il Governo risponde in ritardo alle richieste dei Comuni e le priorità oggi sono decisamente cambiate” – è il primo commento del Consigliere alessandrino che aggiunge: “oggi servono interventi di area vasta, capaci di generare ricadute generali sull’intera Provincia e non di singoli opere finanziabili anche da fonti diverse”.
Questa è una precisa richiesta anche di molti Comuni, della Provincia e degli Enti gestori del servizio idrico.
L’Assessore Valmaggia ha dato la disponibilità della Regione ad accettare «eventuali proposte di interventi sostitutivi, ritenuti maggiormente rispondenti alle sopravvenute esigenze del territorio» in merito alle opere concordate e finanziate dal ministero per gli interventi in merito all’emergenza idrica nell’alessandrino.
Una disponibilità subordinata e condizionata ovviamente alle decisioni dell’ATO che comprende i comuni della zona ma «pur sempre una disponibilità» – sottolinea Ottria che da sempre si batte affinché il problema idrico venga affrontato e risolto una volta per tutte con «interventi organici e strutturali che riescano a portare l’acqua dove l’acqua non c’è più». La realizzazione di «interventi quali ad esempio il tubone, capace di attingere acqua dalla falda di Sezzadio e portarla fino al novese, al tortonese, alla zona della Val Bormida e dell’Alta Langa, è certamente prioritaria – continua Ottria – che si chiede: «ha senso dare contributi a pioggia per singole opere slegate tra loro quando l’attuale crisi idrica si può risolvere solo con interventi strutturali e di area vasta?».