Prendo atto con stupore e rammarico del comunicato sindacale con il quale si lamenta che ‘non ha efficacia attuativa l’accordo di riapertura di tutti i servizi ASPAL’. I Sindacati non hanno forse compreso che la Giunta ha rispettato gli impegni, adottando la necessaria delibera, e che non è in capo al Sindaco la decisione esecutiva di riaprire i servizi, che è di competenza esclusiva dell’Azienda.
Prendo atto che non è stata considerata in alcun modo l’ennesima prova di disponibilità e responsabilità, mia personale e della Giunta, nell’adottare un atto di natura del tutto straordinaria.
Prendo atto che in un momento di straordinaria gravità per la città tutta, il Sindacato sceglie la strada dell’attacco frontale invece di quella del confronto dialettico e responsabile, con una virulenza peraltro mai sfoderata mentre la città veniva spinta nel dirupo dai veri responsabili di questa condizione.
Prendo atto che il Sindacato individua in una ‘bozza’ di atto, il pretesto per il suo comunicato.
Stupisce che una istituzione seria come il Sindacato non attenda di leggere gli atti adottati, ma si esprima sui contenuti di una ‘bozza’.
Abbiamo fatto fin qui ogni sforzo per impedire il collasso di questa città, certo anche con limiti ed errori, ma sempre ricercando ogni possibile soluzione per contenere le conseguenze nefaste sulle persone, sulle loro vite, sulle loro speranze e aspettative.
Mi chiedo se il Sindacato si senta in grado di essere protagonista partecipe e responsabile dei difficilissimo percorso di risalita di questa Città, o se affiorino difficoltà in tal senso.
Abbiamo bisogno dell’azione forte e responsabile del Sindacato ma la forza si esplica nelle azioni meditate e non nelle reazioni scomposte.
Auspico anch’io una svolta, ma nel senso della responsabilità e della condivisione dell’unico obiettivo comune, che deve essere il bene della Città tutta e non il salvataggio delle sorti di qualcuno a scapito di altri.
Comunque non ci fermiamo e stiamo lavorando per presentarci al tavolo di martedì prossimo alle 19 con un piano preciso e articolato per la riorganizzazione dei servizi tenendo in massimo conto le professionalità ad essi legate”.
Maria Rita Rossa
sindaco di Alessandria