di Giancarlo Patrucco
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Da quando è cambiato il sistema elettorale dei Comuni, è cambiata – a volte in modo anche radicale – la percezione dei cittadini nei confronti di chi chiamano a governarli. Già nel sistema precedente il sindaco rappresentava l’autorità statale più vicina alla gente. Abitava lì, magari da generazioni. Aveva vissuto lì, frequentato lo stadio, fatto colazione al bar, portato i bambini a scuola, partecipato a tutte le manifestazioni grandi e piccole alle quali aveva partecipato ognuno di noi. Quindi, era come ognuno di noi, ben più del Prefetto o del Questore, legati a una catena romana che li vedeva comunque comandati e trasferiti senza che i cittadini sapessero alcunché e potessero sapere alcunché, tranne che erano stati ricevuti, erano stati invitati, erano stati ringraziati e salutati dal sindaco in carica, a nome della cittadinanza. Poi, arrivava un altro e la catena si prolungava di un anello. [Per leggere l’articolo completo clicca qui]