Per essere al di fuori, anzi al di sopra, della politica, monsignor Gallese tira al Palazzo delle belle mazzate, non c’è che dire. “La struttura politica nazionale è drammatica. E’ il sistema che è marcio” potrebbe averlo detto Beppe Grillo, se ci pensate. E con questo non sto cercando di attribuire improprie “etichette” al nuovo vescovo di Alessandria, ma semmai voglio evidenziare come sia figura che parla un linguaggio contemporaneo, moderno, e per nulla “paludato”. Premetto: non l’ho mai incontrato, né per interviste né in altri contesti. Ma leggo con attenzione le “esternazioni” di monsignor Gallese da quando è arrivato in città, e ascolto le valutazioni degli alessandrini. Ebbene, non credo di dire niente di clamoroso se ricordo che i suoi predecessori “spaccavano” l’opinione pubblica: monsignor Charrier era adorato a sinistra, e mal sopportato a destra. Viceversa, i “sinistri” non amavano monsignor Versaldi, che peraltro qualche naso (in privato, of course) lo faceva storcere anche a destra.
Ebbene: sul nuovo vescovo di Alessandria non sono ancora riuscito a cogliere una critica che sia una, il che sappiamo bene quanto sia strano, e difficile. Sarà che parla come una persona comune, che ha un sorriso coinvolgente e cordiale o che va in bicicletta e “non se la tira”. Ma questo vescovo piace davvero a tutti, a quanto pare.
Non so se questo significherà qualcosa, in termini di “vitalità” della comunità cattolica alessandria. E non ho la minima competenza per affrontare il tema. Mi piacerebbe invece sapere non tanto per chi voterà (o non voterà) il vescovo di Alessandria, ma cosa pensano i politici di casa nostra delle sue “taglienti” valutazioni riguardo al sistema. Marcio, appunto.