Resistere, resistere, resistere. Questa la strada scelta dal consiglio di amministrazione di Aral, l’azienda alessandrina di smaltimento rifiuti controllata dal comune di Alessandria, nella bufera nell’ambito dell’inchiesta che si snoda sull’asse Brescia Milano, con diramazioni in diverse direzioni, tra cui la nostra provincia.
Solo il presidente Fulvio Delucchi (nella foto, raggiunto nei giorni scorsi da avviso di garanzia, come altri dipendenti dell’azienda) infatti si è dimesso, mentre gli altri due membri del cda ritengono che ci siano le condizioni per restare in sella.
Ecco, al riguardo, la nota ufficiale del comune di Alessandria.
Si è concluso il Consiglio di Amministrazione di ARAL s.p.a. il presidente, ingegner Fulvio Delucchi, ha presentato le sue dimissioni. I due componenti del C.d.A , ragionier Eugenio Sassone (vicepresidente), e dottoressa Antonella Colona (membro), non hanno rassegnato le dimissioni e intendono continuare la loro attività, nei loro rispettivi incarichi. Attendono la designazione del nuovo Presidente da parte dell’Amministrazione Comunale di Alessandria. Non è pertanto stata convocata l’Assemblea dei Soci.
“Prendiamo atto delle dimissioni del Presidente – ha dichiarato il Sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco -. Valutiamo ora le migliori azioni da intraprendere rispetto alla situazione che si è determinata. Nelle nostre intenzioni c’è il rilancio della Società, superando questo difficile momento, impegnandoci con serietà per permetterle di crescere e di rimanere alessandrina e con una gestione di massima trasparenza”.