Per anni Emanuele Locci (oggi capogruppo a Palazzo Rosso di Alessandria Migliore con Locci, e prossimo presidente del consiglio comunale), nella sua veste di consigliere comunale di opposizione, e presidente della commissione Controllo di Gestione) ha chiesto chiarimenti e sollevato perplessità sulla gestione Aral, pressochè inascoltato.
Ora, alla luce dei recenti sviluppi giudiziari, torna a dire la sua: “In merito alla vicenda della gestione illecita dei rifiuti che ha coinvolto ARAL vengono confermate tutte le perplessità che io, sia nelle aule istituzionali che nei dibattiti in campagna elettorale, ho più volte manifestato con dovizia di particolari.
Il 22 dicembre 2016 in occasione della votazione del Piano Industriale 2017-2020 di ARAL ho manifestato esplicitamente l’anomalia dell’utilizzo quasi esclusivo di un unico intermediario commerciale da parte di ARAL, la BPS s.r.l. di cui Paolo Bonacina, ora arrestato, è amministratore unico, ponendo alcune domande sul traffico di rifiuti durante il mio intervento in aula che nelle prossime settimane dovrebbero diventare di attualità sia nelle indagini degli inquirenti che nel dibattito politico. Durante lo stesso consiglio comunale ho chiesto anche con una mozione – bocciata di misura dalla maggioranza Rossa che, comunque, si era spaccata in aula – di effettuare un’analisi puntuale nelle aree sottoposte a bonifica della discarica di Castelceriolo, sospettando l’interramento di rifiuti non idonei.
Durante la Commissione Bilancio del 29 dicembre 2016 in aula ho nuovamente sottoposto gli amministratori di ARAL a domande puntuali sul traffico di rifiuti proveniente dalla Campania, alla prospettiva di portare i rifiuti in Ungheria, ai movimenti tra Ecosavona ed ARAL ed al ruolo di BPS quale intermediario quasi esclusivo di Aral, guarda caso le tre aziende al centro dell’inchiesta.
Il 3 gennaio 2017, vista l’assenza di risposte chiare da parte del Presidente Delucchi, ho chiesto formalmente mediante accesso agli atti al Direttore Zaccone e ad ARAL tutti i formulari del 2016 per i movimenti di rifiuti tra Ecosavona srl e ARAL Spa con intermediario BPS srl, tutti i formulari del 2016 per movimenti tra ARAL Spa e Ecosavona srl con intermediario BPS srl e tutte le fatture che BPS srl ha fatto ad ARAL per intermediazione nel 2016. Il 25 gennaio il Presidente di ARAL mi inviò solo un elenco delle fatture ed alcuni dati aggregati senza fornirmi i documenti richiesti adducendo scuse sulla difficoltà di riproduzione dei documenti ed invitandomi a prenderne visione previo appuntamento in azienda. Durante la campagna elettorale ho più volte denunciato l’anomalia di questa situazione dove ARAL si serviva quasi esclusivamente di un’azienda di intermediazione, la BPS srl, che ha fatturato nel solo 2016 oltre 5 milioni e 600 mila euro, chiedendomi se non sarebbe stato più saggio ed economico dotarsi di un ufficio commerciale interno.
Questa è solo una delle tante battaglie di trasparenza che ho cercato di intraprendere durante il precedente mandato rispetto all’attività di ARAL, politicamente sempre coperta dalla precedente amministrazione. Spero ora che la nuova amministrazione si impegni per fare chiarezza su diverse questioni ancora in sospeso, come l’errore materiale su un’autorizzazione che creò gravi danni economici all’azienda pubblica e portò la maggioranza Rossa a coprire il deficit con un milione di euro di soldi dei cittadini per cui chiesi con una mozione – bocciata – di trasmettere gli atti alla Procura.
Sono soddisfatto che stiano emergendo cose che sospettavo e denunciavo da tempo, probabilmente se fossi stato ascoltato di più da chi governava questa città certe situazioni si sarebbero potute arginare. Ringrazio i carabinieri del NOE per il loro prezioso lavoro d’indagine”.