Sindacati: “proclamato stato di agitazione alle Terme di Acqui, con blocco straordinari”

Ad Acqui due anni per rilanciare il turismo dopo le bugie di Bertero CorriereAlSi è tenuta martedì 20 giugno ad Acqui Terme l’assemblea con le lavoratrici e i lavoratori di Terme di Acqui S.p.a. L’assemblea ha riunito sia i dipendenti del comparto termale che il personale del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui.

L’azienda Finsystems S.r.l., nuovo proprietario di maggioranza da ormai quasi un anno e con la quale si sono interrotti i rapporti sindacali da due mesi, continua a non fornire il piano industriale fondamentale per comprendere le scelte gestionali e il futuro per le terme, i suoi lavoratori e per la stessa città di Acqui.

È ormai chiaro che non c’è stata una programmazione per l’alta stagione ormai in corso, anzi rispetto alle già precarie condizioni di lavoro degli anni passati, quest’anno si registra un peggioramento del servizio offerto e delle condizioni lavorative. Segnaliamo la riduzione del personale stagionale assunto, l’utilizzo massiccio dei voucher e contemporaneamente un aumento esponenziale dei carichi di lavoro da parte di chi è in forze.
Si erano create grosse aspettative di cambiamento, ma questo non è avvenuto e quindi come organizzazioni di categoria, insieme ai lavoratori. Si è deciso di proclamare lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari a partire dalla data di oggi, 21 giugno.

Con questa decisione si vuole lanciare un segnale sia all’azienda che anche all’Amministrazione comunale della città termale per portare alla luce situazioni non più accettabili che compromettono una stabilità lavorativa del personale e, di conseguenza, la qualità del servizio offerto.

 

UILTUCS, FILCAMS e FISASCAT Alessandria