Giovedì 18 maggio si è tenuto presso l’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato un corso (Iter formativo e modus operandi in anatomia patologica) organizzato dal servizio di Anatomia Patologica su tematiche di pertinenza oncologica ed anatomo-patologica.
La particolarità dell’evento formativo, presentato dal primario dott.ssa Maria Fabia Cosimi e organizzato dalla dott.ssa Stefania Erra, è stata quella di mettere in risalto l’impegno e le capacità delle studentesse sia della laurea triennale in Scienze Biologiche che della laurea magistrale in Biologia del DiSIT (Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica) dell’Università del Piemonte Orientale che stanno svolgendo il loro periodo di formazione pre-laurea presso il Servizio di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Casale Monferrato.
La dott.ssa Erra da anni collabora con il Corso di Laurea in Scienze Biologiche dell’UPO nella formazione dei laureandi in qualità di tutor, con ben 27 tesisti seguiti negli ultimi 13 anni.
Il corso di giovedì 18 maggio ha trattato l’attività e gli argomenti delle prossime tesi di laurea di Jessica Rotella, Simona Ricotta, Elena Guercio, Erica Ferraris e Carolina Pelazza. Sono intervenuti, inoltre, il dott. Elia Ranzato, ricercatore presso il DiSIT di Vercelli, e la dott.ssa Valeria Magnelli, ricercatore del DiSIT di Alessandria, con due lezioni magistrali rispettivamente sul ruolo del miele nella rigenerazione tissutale e sulla fisiopatologia del calcio cellulare. Presente anche il prof. Mauro Patrone, membro della commissione didattica dei corsi di laurea in Scienze Biologiche e Biologia. L’evento si è posto come obiettivo quello di consolidare la partnership tra ospedale e università, divulgando gli eccellenti risultati raggiunti nel corso degli anni grazie a tale collaborazione. «L’augurio e l’auspicio — secondo Mauro Patrone — è che tali iniziative siano sempre più presenti e numerose sul nostro territorio, grazie alla buona volontà del corpo docente dell’UPO, alla disponibilità della dott.ssa Erra ma, soprattutto, alla curiosità degli studenti universitari nel confronto con un mondo così “diverso” come quello dell’Anatomia Patologica».