“Una squadra di persone motivate, pronte a scendere in campo e a metterci la faccia per far sì che Alessandria torni ad essere la porta del Monferrato, una città vivibile ed appetibile in cui risiedere e lavorare”.
La presentazione ufficiale dei 32 candidati di Forza Italia – 14 donne e 18 uomini – si è svolta nella sala convegni dell’Hotel Al Mulino di Alessandria, nel corso di una serata che ha visto l’intervento del senatore Lucio Malan, del vice coordinatore regionale Danilo Rapetti, del consigliere regionale Massimo Berutti, del coordinatore provinciale Ugo Cavallera e del coordinatore cittadino, Piercarlo Fabbio.
E’ stato proprio Piercarlo Fabbio ad aprire i lavori rimarcando “la necessità, nell’intento di proporre un modello nuovo di città, di guardare avanti senza dimenticare cosa ci ha preceduto, ovvero una classe politica che ha lasciato un consistente patrimonio di opere pubbliche, tra cui il ponte Meier, di cui l’attuale amministrazione di centro sinistra si è arrogata impropriamente il merito. Una classe politica, la nostra, che vuole un modello di città capace di aprirsi e di diventare attrattiva investendo su se stessa, contrariamente all’esempio-Rossa che inneggia ai poveri, ma favorisce solo alcuni ricchi”.
Il fatto di come si sia arrivati ad un accordo completo tra le forze di centro destra sull’intero territorio piemontese, con alleanze omogenee nei Comuni superiori a 15 mila abitanti, è stato, invece, sottolineato da Ugo Cavallera, che ha posto l’accento sulla “difficoltà di cambiare volto ad una città che chiede insistentemente sicurezza, lavoro e aiuti per le famiglie e che deve fare i conti con il peccato originale dell’amministrazione di centro sinistra uscente e ne ha condizionato tutti e cinque gli anni di mandato, ovvero la semplicistica dichiarazione del dissesto, con conseguente aumento vertiginoso delle tasse e ripercussioni negative sui servizi comunali”.
In questo disegno di risanamento complessivo, i candidati di Forza Italia diventano, allora, non soltanto lo strumento per raccogliere preferenze al momento del voto, ma i principali attori di un impegno politico volto a mandare a casa la scellerata amministrazione di centro sinistra.
“I nostri candidati – ha spiegato il senatore Lucio Malan, nel corso del suo intervento – sono tutte persone consapevoli del grande lavoro che li attende per fare di Alessandria una città più ordinata e prospera, in cui, soprattutto, si paghino meno tasse. Dal 1993, grazie all’intuizione del presidente Berlusconi, Forza Italia è stata decisiva per dare agli Italiani un’alternativa sulla scena politica, avendo ben chiaro come il benessere di una città e dei singoli passi inevitabilmente dal lavoro di un gruppo coeso”.
A testimoniare la voglia di vincere per tornare a fare il bene di Alessandria, al di là dei meri interessi propagandistici della sinistra, è stato anche Danilo Rapetti, convinto che il partito sia riuscito a trovare con questi candidati “il giusto connubio tra valide personalità dotate di esperienza politica già acquisita sul campo e nuove leve, capaci, con il loro entusiasmo, di liberare Alessandria dall’assedio di Rita Rossa, così come ne diedero prova in passato con quello di Federico Barbarossa”.
Che ci siano, ormai, tutte le condizioni per evolversi dalla fallimentare gestione del centro sinistra è stato il pensiero espresso, a conclusione dei lavori, da Massimo Berutti, che ha precisato come i 32 candidati prescelti non siano solo “soggetti politici di passaggio fino alla data del voto dell’11 giugno o dell’eventuale ballottaggio del 25, ma pezzi della futura classe dirigente di questo partito, che vuole riprendere in mano le sorti di una città rasa al suolo dall’arroganza amministrativa del sindaco uscente, restituendole un governo serio, capace e responsabile”.