Alcune sintesi giornalistiche apparse oggi sugli organi di informazione non hanno reso interamente giustizia alle dichiarazioni che l’assessore Pietro Bianchi ha reso ieri in commissione per la presentazione del Bilancio di Mandato.
L’assessore ha infatti presentato, molto succintamente, un programma di risanamento delle aziende partecipate. L’assessore Bianchi è un assessore tecnico e ha esposto il punto di vista di un tecnico: oggettivo e pragmatico. Spetta alla politica individuare i percorsi meno traumatici e più funzionali per raggiungere quegli obbiettivi.
E’ evidente che, come peraltro è sottolineato nel programma di mandato, verranno individuate le aziende strategiche e che alcuni assets sono indiscutibili (si veda ad esempio tutto il discorso sull’acqua pubblica e sul rispetto del mandato referendario).
Voglio però ribadire che è altrettanto evidente che i servizi debbono funzionare e che le aziende stesse debbono superare, attraverso un risanamento, le difficoltà che attualmente colpiscono, in maggiore o in minore misura, tutte le partecipate.
Mi sembra di non dire niente di nuovo né di scandaloso se affermo, per esempio, che AMIU ha bisogno di soci e anche di recuperare produttività.
Ovviamente tutti questi percorsi saranno individuati caso per caso, in accordo con le organizzazioni sindacali con tavoli di concertazione, nell’ottica di non lasciare solo nessuno come più volte abbiamo affermato.
Ma che oggi quelle aziende siano in forte difficoltà, che assolutamente non siano in grado di andare sul mercato e che abbiano necessità di un forte risanamento, questo credo che nessuno possa negarlo.
Maria Rita Rossa
Sindaco di Alessandria