Lettera aperta al Sindaco Prof. Rita Rossa
Lo sconcertante comunicato diramato dal Suo Ufficio stampa venerdì scorso e la minaccia di non pagare gli stipendi ai dipendenti comunali divulgata oggi dai giornali, ci impone di rompere il silenzio sulle vicende dell’amministrazione Comunale, silenzio da noi fin qui osservato, perché, prima di dare giudizi, volevamo attendere che venissero alla luce proposte concrete sul ruolo della Città e sul suo futuro.
Il comunicato di venerdì scorso ci impone alcune considerazioni che non possiamo sottacere. Lei si dichiara sconcertata perché il Comune di Alessandria non è stato inserito tra i Comuni beneficiari del “fondo di rotazione”. Ma Lei sapeva o non sapeva che il “fondo di rotazione” era previsto solo per evitare il dissesto a quei Comuni – grandi e piccoli – in situazione difficile, ma per i quali il Governo si è reso conto dover intervenire con tutte le necessarie cautele e garanzie, proprio per evitare la proclamazione dello stato di dissesto? E se non lo sapeva Lei, non lo sapeva neanche il Suo mentore a Palazzo Chigi, il Ministro Balduzzi?
Troppo comodo scaricare le responsabilità sul Governo Monti e dimenticare le responsabilità Sue e della Sua Giunta. Che il Governo Centrale sarebbe intervenuto per dare una mano ai Comuni in difficoltà era nell’aria da tempo, perché accanto ai sacrifici qualche euro in favore degli Enti Locali bisognava prevederlo. Sarebbe stato sufficiente attendere, approvare il consuntivo 2011 predisposto dalla precedente Amministrazione (eventualmente con le modifiche ritenute necessarie), attendere gli incassi dell’IMU versata dai cittadini, incassare la quota prevista per la vendita dell’AMIU (15 Miliardi di Euro, cui avete rinunciato con la stravagante decisione di annullare l’aggiudicazione all’IREN di una gara regolarmente svoltasi) ed ecco che il Comune di Alessandria, non avrebbe neanche avuto bisogno di entrare a far parte del club dei comuni in difficoltà che avrebbero potuto aspirare a una quota del fondo di rotazione (che, ricordiamolo, non è una graziosa elargizione, ma un vero e proprio prestito da rimborsare in cinque anni e sotto precise e gravose condizioni).
Ma Lei e la Sua maggioranza avete preferito, per chiare ragioni propagandistiche, per gettare ulteriore discredito sulla precedente Amministrazione, proclamare lo stato di dissesto senza renderVi conto delle conseguenze gravi che ne sarebbero derivate, non a chi guidava la precedente Amministrazione, ma alla Città intera. Lamentarsi ora, non serve a nulla, così come non serve a nulla chiamare a raccolta i parlamentari locali, perché facciano cambiare idea al Governo.
Se le condizioni per uscire dal dissesto che Lei ha voluto proclamare a tutti i costi, graveranno maggiormente sulla spesa sociale e sui ceti meno abbienti della nostra Città e su tutti i cittadini con la Tassa Raccolta rifiuti e l’IMU su prime e seconde case al massimo, le responsabilità, cara Sindaco, sono Sue e della Sua maggioranza. D’altronde minacciare di non pagare gli stipendi ai dipendenti, lo fa già la proprietà dell’ARISTOR: non è proprio il caso che il Comune di Alessandria la imiti.
Claudio Prigione – Aldo Rovito
LA DESTRA-Alessandria