Ad Alessandria è corsa alla riscoperta delle periferie. Se il sindaco Rossa ‘lancia’ la propria ricandidatura dal bar Alba del Cristo, e annuncia come prossima tappa di giovedì prossimo il Macallè di Castelceriolo, la candidata sindaco del Quarto Polo, Oria Trifoglio, si immerge nel ‘dormitorio di Casalbagliano’, non senza un cenno polemico nei confronti della stessa Rita Rossa.
“Noi diamo importanza alle periferie. Questo lo slogan che qualcuno ieri ha lanciato – afferma una nota della candidata del Quarto Polo – senza alcun ritegno, dal rione Cristo. Perché delle tre, l’una: o si considera “periferia” una città nella città che conta più di 15mila abitanti, o si concepisce come tale qualsiasi zona che disti più di 200 metri dalla “Torre d’avorio” (un po’ scrostato) di Palazzo Rosso, ovvero non vengono considerati “periferici” i sobborghi della città che, insieme al Cristo, ospitano il 27% della sua popolazione”.
“In tal senso – continua Oria Trifoglio – chi osa affermare di “dare importanza alle periferie” o è totalmente avulso dalla realtà, o attua una grossolana e insultante propaganda.Sono queste le prime considerazioni che mi sento di affermare, senza tema di smentite, dopo avere incontrato, nella serata di ieri, una rappresentanza di abitanti di Casalbagliano ed il locale Comitato civico, costituitosi per tentare di porre rimedio a una situazione a dir poco disastrosa.
Mancanza di un’adeguata rete fognaria, di sufficiente illuminazione pubblica e di un minimo di videosorveglianza; problemi di traffico, viabilità e inquinamento; assenza, paradossale, di spazi verdi e persino della classica “piazza del paese”: questa è la realtà che mi sono trovata innanzi. Privi di ufficio postale, dispensario farmaceutico, ambulatorio medico, seggi elettorali che non siano collocati negli… spogliatoi del locale campo di calcio (!!), persino di una linea adsl almeno decente, gli abitanti di Casalbagliano si sentono prigionieri di un luogo ridotto a dormitorio (da periferia territoriale a periferia… esistenziale!), trattati dall’attuale Amministrazione come palline di un flipper, rimbalzate come sono tra le Istituzioni comunali e gli uffici tecnici, che continuamente giocano con loro a uno scaricabarile inutile e umiliante. Cittadini che hanno a che fare con amministratori che non si peritano di invitarli a rivolgersi direttamente ai dirigenti della multiutility o, addirittura, a “cambiare casa”!
Davanti a un simile disastro, non ho potuto che prendere nota delle primarie criticità, di sollecitare i partecipanti all’incontro a indicarmi – secondo la consolidata prassi operativa del Quarto Polo – le loro concrete proposte e a far loro presente che partecipazione e collaborazione fra Istituzioni locali, corpi intermedi e singoli cittadini in essi riuniti è la bussola che, insieme alla mia coalizione, intendo fermamente seguire.
Quello di ieri sera è stato il nostro primo incontro con gli abitanti dei sobborghi: se il “buongiorno si vede dal mattino”, mi preparo a vederne delle belle! Potessi almeno dire che la situazione non è seria, ma è disperata. Purtroppo è peggio di così…”