Monitor accesi: parte la campagna di informazione sul Terzo Valico in Piemonte e Liguria, voluta dal Commissario straordinario di governo Iolanda Romano.
Sono diciassette i monitor operativi da giovedì 23 marzo nei comuni interessati dal passaggio della nuova linea ferroviaria, tra Genova e Alessandria. I dispositivi sono ospitati in luoghi pubblici, come municipi, scuole, biblioteche e anagrafi, e trasmettono le informazioni relative al trattamento dell’amianto, i risultati dei controlli dell’aria effettuati attraverso le centraline ubicate nel comune di riferimento e l’aggiornamento sugli appuntamenti dell’infopoint.
I monitor fanno parte di una più ampia campagna informativa, focalizzata sul tema della presenza e gestione dell’amianto lungo il tracciato, per la quale sono previsti diversi strumenti: oltre ai monitor, la pubblicazione e diffusione di un opuscolo informativo, uscite settimanali di video che vedono protagonisti tecnici ed esperti (tra cui Arpa, provincia di Alessandria, Osservatorio Ambientale), momenti di informazione presso gli infopoint e incontri pubblici.
“Obiettivo principale della campagna” spiega il Commissario per il Terzo Valico Iolanda Romano, “è fare chiarezza su temi di attenzione per l’opera e dare risposta a domande, dubbi e preoccupazioni dei cittadini. Attraverso i monitor e l’opuscolo vogliamo anche stimolare i cittadini a restituirci le loro richieste e preparare risposte adeguate. Abbiamo infatti tecnici ed esperti con un patrimonio di conoscenza importante, che possiamo in questo modo mettere a disposizione di tutti”.
Il primo degli incontri pubblici è in programma ad Alessandria il 6 aprile alle 18.30 (sede da definire), mentre i prossimi appuntamenti dell’infopoint itinerante presso gli uffici comunali sono fissati per venerdì 24 marzo a Pozzolo Formigaro (9.00 – 10.30) e ad Alessandria (11.00 – 12.30), mercoledì 29 marzo ad Arquata Scrivia (9.00 – 10.30), Vignole Borbera (11.00 – 12.30) e Novi Ligure (14.30 – 16.00), giovedì 30 marzo a Gavi (9.00 – 10.30), Serravalle Scrivia (11.00 – 12.30) e Tortona (14.30 -16.00). Gli aggiornamenti sulla sede dell’incontro del 6 aprile e sulle prossime date saranno disponibili sul sito del Commissario del Terzo Valico.
Per quanto riguarda i dati sull’eventuale presenza di amianto visibili sui monitor, occorre sottolineare che il progetto del Terzo Valico prevede già un piano di monitoraggio ambientale. Oltre a questo l’Osservatorio Ambientale, attivo a partire dall’avvio del cantiere, ha prodotto un Protocollo per la gestione dell’amianto in “ambiente di vita”, cioè all’esterno del perimetro dei cantieri, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Il documento è adottato in tutti i cantieri. Nel Protocollo si sono aggiunte progressivamente, ovvero con l’avanzare del cantiere, le misure a maggior tutela della salute pubblica. Per esempio una misura importante riguarda l’installazione di centraline per rilevare la presenza di amianto in aria anche per i siti di deposito e un’altra di prossima attivazione, per consentire la tracciabilità dei mezzi che trasportano materiali di scavo.
Per l’ambiente di vita (cioè all’esterno dei cantieri) il limite massimo tollerabile di amianto aerodisperso è stabilito in 1 fibra al litro, in linea con quanto indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità. La rete per il controllo delle fibre nell’aria infatti è progettata in modo da avere centraline per tutti i cantieri, a diverse distanze. La localizzazione è definita da Cociv e Arpa in base alla potenziale sorgente di fibre di amianto.
Per ciascun cantiere è attiva una rete di monitoraggio formata generalmente da:
• punto sentinella, all’uscita della galleria di scavo;
• prima cintura, al di fuori dell’area di cantiere, in prossimità di recinzione e accessi;
• seconda cintura, in prossimità di punti considerati “recettori sensibili”, cioè edifici o centri abitati.
Sino a oggi, sebbene l’amianto sia stato rinvenuto in diversi cantieri del Terzo Valico, i valori delle fibre aerodisperse all’esterno del cantiere sono sempre stati al di sotto della soglia limite.
Le centraline di rilevamento dell’amianto sono state posizionate, in aggiunta, anche per tutti i siti di deposito autorizzati. Infatti, sebbene vi possano arrivare solo terre che contengono amianto sotto la soglia di legge (1000 milligrammi per kg), per una cautela ulteriore la rete di centraline è stata estesa anche a questi, su richiesta dei sindaci e d’accordo con l’Osservatorio Ambientale.
Accanto a queste misure, al fine di garantire un maggior controllo sul trasporto a destinazione delle terre da scavo, è stata richiesta infine dall’amministratore straordinario di Cociv, Marco Rettighieri, l’installazione di rilevatori GPS su tutti i camion che trasportano materiale di scavo dai cantieri ai siti di deposito. Il percorso di ogni camion sarà perciò registrato e tracciato in automatico, in modo da monitorare il corretto andamento dei trasporti e da rilevare eventuali anomalie nei tempi di percorrenza e nelle soste previsti.