“La Regione Piemonte scenda in campo per sostenere con il Governo il riconoscimento dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”. A domandarlo è il consigliere regionale di Forza Italia, Massimo Berutti, formalizzando la richiesta in una mozione che verrà discussa presto in Aula.
“La mia richiesta – spiega l’esponente regionale – nasce dalla consapevolezza che in questi anni l’Azienda Ospedaliera di Alessandria insieme con l’Ospedale di Casale Monferrato hanno visto rafforzare le competenze dei propri professionisti i quali, anche a causa del dramma vissuto proprio a Casale, hanno contribuito alla ricerca accademica e scientifica in diversi ambiti della medicina moderna, in particolare per quanto riguarda i tumori rari e il mesotelioma. Peraltro siamo riconosciuti come il secondo centro trapianti del Piemonte, siamo all’avanguardia nell’utilizzo della chirurgia robotica avendo utilizzato il primo robot in un intervento nel 2006 e il pronto soccorso è stato per anni un modello d’avanguardia. E’ evidente quindi come si siano aperti spazi per garantire un riconoscimento all’attività d’eccellenza svolta dal nosocomio di Alessandria”.
Ma il riconoscimento all’Azienda Ospedaliera di Alessandria e dell’Ospedale di Casale Monferrato del ruolo di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico cosa comporterebbe? “Questo tipo di Istituti – chiarisce Berutti – sono attualmente riconosciuti dal Ministero della Salute e devono effettuare una attività di ricerca in campo biomedico che trovi sbocco in applicazioni terapeutiche ad alta specializzazione. Tali prestazioni comportano evidentemente importanti finanziamenti statali rivolti a implementare le attività di ricerca svolte e quindi ad accrescere le professionalità e i tipi di trattamento promossi all’interno delle strutture coinvolte”.
Conclude Berutti: “L’assessore alla Sanità, durante la Sesta Giornata Scientifica del 16 dicembre 2016 ha manifestato la disponibilità della Regione nella proposta di avviare in Piemonte un IRCCS. Credo che la provincia di Alessandria per la sua storia, per l’esperienza maturata in campo scientifico e professionale possa candidarsi per ottenere questo prestigioso riconoscimento. Un riconoscimento che peraltro potrebbe diventare una vocazione territoriale anche dalle importanti ricadute occupazionali in un momento nel quale c’è estremo bisogno di assicurare un orientamento allo sviluppo del nostro territorio”.