Maurizio Sciaudone risponde ad Ileana Spriano sul museo nella fortezza alessandrina
“Un segnale positivo”. Così Maurizio Sciaudone commenta il parere favorevole al museo in Cittadella della responsabile del gruppo FAI di Alessandria, Ileana Spriano, in un intervista a la Stampa. E aggiunge: ” Dobbiamo però tenere tutti presente, che la priorità è la conservazione e la messa in sicurezza del monumento, come del resto sottolinea anche la Spriano, prima di pensare a qualsiasi utilizzo”.
Sciaudone, che ha prestato servizio per oltre trent’anni nella fortezza alessandrina, sottolinea che il primo passo da fare per arrivare al museo della Cittadella è pensare ai tanti problemi che oggi vengono ignorati e che rappresentano un grosso pericolo per i visitatori, oltre a mettere a rischio cedimento le strutture. “Gli ultimi interventi seri di manutenzione sono stati fatti quando i militari erano insediati in Cittadella – aggiunge Sciaudone – e da allora a parte sporadici interventi sul verde, la palazzina messa in sicurezza dai Vigili del fuoco e qualche lavoro di sbancamento del terreno accumulato nei sotterranei durante l’alluvione, non è più stato fatto altro per fermare il degrado presente ovunque. I tetti vengono danneggiati dalle piante che crescono nei sottotetti e il rischio caduta di tegole e mattoni nei cortili sottostanti, è molto alto. Le infiltrazioni d’acqua sui bastioni li rendono a rischio crollo e cedimento del terreno soprastante. Le grondaie delle palazzine si bucano e cadono, gli infissi si deteriorano e marciscono, alcuni muri sono pericolanti. Tutto questo mentre si continua ad organizzare eventi come se niente fosse e si ignorano così i troppi pericoli. Per dovere nei confronti della cittadinanza e del monumento alessandrino più importante, non posso far altro che continuare a mettere in evidenza questi aspetti che vengono prima di ogni progetto e utilizzo. La Cittadella, sino a quando non si interviene, dovrebbe essere interdetta per mancanza di sicurezza”.
Sciaudone quindi invita gli amici del FAI a concentrarsi sul problema degrado, assecondando la loro missione di salvaguardia delle bellezze architettoniche e paesaggistiche italiane e attivandosi per organizzare campagne di sensibilizzazione. “Quando avevo la responsabilità della Cittadella – conclude Sciaudone – bastava una squadra di uomini per provvedere alla manutenzione ordinaria. Intervenendo per tempo, i lavori da fare erano numerosi ma di poca importanza e la fortezza era in ottima salute, come dimostrano le foto dell’epoca. Oggi che è abbandonata a se stessa, i lavori di ripristino diventano sempre più imponenti e costosi. L’incuria non può essere nascosta, è sotto gli occhi di tutti. Spero vivamente che il Sindaco Rossa, appena superata la prima fase del suo difficile insediamento, voglia considerare subito questi aspetti sino ad adesso trascurati nonostante i miei appelli. Non ci vuole un grosso investimento per risolvere l’essenziale in Cittadella e se i cittadini vedono impegno serio da parte del Comune e delle altre amministrazioni coinvolte, saranno disposti a collaborare. Anche le istituzioni come il FAI, se consapevoli dei veri problemi, possono portare un grosso contributo”.