La prossima settimana, par di capire, arriveranno i famosi commissari. Atto dovuto e previsto, e in leggero ritardo rispetto ai 30 giorni “di legge”. Ma si sapeva benissimo che così sarebbe stato: con agosto di mezzo, in Italia, non c’è emergenza che tenga, soprattutto pubblica.
Fa un po’ sorridere, semmai, l’enfasi creata attorno all’evento, e la mobilitazione di un anziano gentiluomo come l’onorevole Pci Bruno Fracchia (nella foto).
Cito dal comunicato del Comune di Alessandria:
“Devo ringraziare l’onorevole Bruno Fracchia che in questi giorni ha messo in campo le sue conoscenze personali di ex deputato, rendendo possibile un contatto diretto con il Quirinale e l’accelerazione delle procedure di nomina”.
Ossia, all’italiana: se non conosci qualcuno che conosce Giorgio N. per comuni trascorsi piciisti di gioventù, i commissari arrivano a Natale?
Non c’è niente da fare: siamo un Paese borbonico, dove a tutti i livelli il diritto diventa favore, conoscenza personale. Persino l’invio dei funzionari ministeriali.
Ma su, cerchiamo di essere meno provinciali ragazzi, e di rimboccarci le maniche pensando piuttosto ad un progetto di gestione e sviluppo per questa città. Che dubito possa arrivare dai commissari. E che ancora speriamo possa uscire dal cilindro della politica.
Per quel che ho capito io, questi signori avranno il compito (improbo, e non rapido) di mettere il naso sulla situazione pregressa (fino al 31 dicembre 2011), analizzando la cosiddetta massa passiva, e individuando possibili soluzioni.
In altre parole, preso atto della montagna di debiti, cercheranno di capire cosa vendere, e a che cifre, per saldare almeno in parte i tanti creditori. E lì si apriranno immagino capitoli delicati: quando vale davvero il patrimonio immobiliare di Palazzo Rosso, e c’è qualcuno interessato a comprarlo? Che fare degli immobili già di fatto “pagati” dalle banche (tramite Svial e Valorial), alle quali si stanno corrispondendo cospicui interessi, e a cui prima o poi occorrerà restituire anche il capitale? E ancora: è possibile vendere qualche partecipata, e quale? Amag? Amiu e Aral? Insomma, temi importanti.
Riguardo però al presente/futuro, quale ruolo avranno i commissari del governo? Sarà loro compito anche esprimere valutazioni rispetto a scelte come quella di ieri, di utilizzo di risorse finanziarie “vincolate”, per pagare gli stipendi dei dipendenti delle partecipate? Questo lo scopriremo, ma ho l’impressione che sul tema si stia facendo un po’ di confusione, non so quanto intenzionale.
In ogni caso, al futuro di Alessandria dovranno pensarci gli alessandrini. I commissari, teniamolo presente, sono funzionari ministeriali: mica i re magi!
E. G.