Tra il 2008 e il 2016 il numero dei negozi in sede fissa ad Alessandria è sceso del 22,8%, fenomeno decisamente più marcato nei sobborghi, dove negli ultimi 8 anni si è registrato un – 40,5%, che in città, dove il calo registrato è stato del 5,1%.
Questi dati sono frutto della ricerca “Demografia d’impresa nei centri storici italiani” elaborata dal centro studi di Confcommercio – Imprese per l’Italia nazionale prendendo in considerazione 40 città italiane di medie dimensioni capoluoghi di provincia, tra cui Alessandria.
Rispetto al tema città/sobborghi, Alessandria è in totale controtendenza rispetto alla media nazionale, che vede un calo del 13,2% dei negozi in sede fissa, ottenuto grazie alla media tra un -14,9 rilevato nei centri ed un -12,4% rilevato nelle periferie.
Un altro dato che evidenzia il fenomeno è il commercio ambulante, che vede registrare aumento del 33,3 in città (abbastanza in linea con quello nazionale che è +36,3%) ed un calo del 19,7 % in periferia (con una grossa differenziazione rispetto al trend nazionale, di segno opposto, con +5,1%).
Nemmeno il settore alberghi-bar-ristoranti riesce a riequilibrare la negatività, come invece in parte succede nella media nazionale dove si registra un + 10% sia in centro ed un +9,9% nelle periferie: ad Alessandria cala la città con -1,6% e calano i sobborghi con – 19,4%.
Il settore carburanti è quello che evidenza maggiormente il rischio di desertificazione registrando nei sobborghi alessandrini un -75 % (-22,9% la media nazionale) ed un -34,8% nella città (-27% la media nazionale).
“I dati che presentiamo oggi – dichiara il presidente Ascom Confcommercio Alessandria Vittorio Ferrari – sono una sintesi della più dettagliata ricerca sulla città di Alessandria che il Centro Studi Confcommercio nazionale sta elaborando e che avremo a disposizione nei prossimi giorni. Riteniamo che ci si debba interrogare seriamente su questi risultati per capire quali politiche e quali strategie li hanno determinati. E le informazioni della ricerca saranno un ottimo punto di partenza per attivare un confronto ed un dibattito concreto sullo sviluppo economico di Alessandria, la cui programmazione non può più attendere”.
“I dati della ricerca evidenziano una sofferenza maggiore della nostra città rispetto alla media nazionale. E questa sofferenza è decisamente più marcata nei sobborghi rispetto alla città. – dichiara il direttore Ascom Confcommercio Alessandria Alice Pedrazzi – Questi dati ci confermano l’urgenza di affrontare il tema della desertificazione commerciale, già da noi inserito nel Laboratorio Sperimentale di Rigenerazione Urbana di cui Confcommercio e Comune di Alessandria fanno parte, con interventi mirati, come ad esempio una fiscalità agevolata in base a zone geografiche o per settori merceologici. Possono ad esempio essere individuate agevolazioni nel settore immobiliare sia per i proprietari che per i locatari, in modo da ridurre una delle uscite più significative nella gestione d’impresa, ovvero i canoni d’affitto. Altri interventi possono essere individuati in base ai settori di appartenenza, con agevolazioni, ad esempio, su tributi come Tari, Imposta sulla pubblicità, canoni di occupazione del suolo pubblico per i dehor”.