[BlogLettera] Fatti di Piazza Mazzini: la Ztl c’entra come i cavoli a merenda

Gentile Redazione,

leggo con stupore i commenti di Palazzo Delfino rispetto ai noti fatti di Piazza Mazzini di domenica scorsa.

Per il Comune di Ovada la soluzione di ogni problema e’ sempre la Ztl. Non essendo commerciante non mi inserisco nel dibattito, ma la questione della Ztl mi sembra alquanto fuori tema.

Questa mattina, 14 agosto, la piazza si è svegliata con l’ennesimo ecuadoriano ubriaco. Rientrato in casa intorno alle 6 del mattino, nell’appartamento al primo piano sopra la chiesa latina, prima ha acceso musica a tutto volume poi ha spento per mettersi a urlare al telefono, affacciato alla finestra.

Non è ancora chiaro come la Ztl risolverebbe fenomeni di questo tipo, così come non è chiaro il motivo per cui il Comune non chiude definitivamente i locali dove è conclamato il giro di spaccio e la prostituzione, e non è chiaro il motivo per cui il Comune pretende il pedaggio a chi parcheggia su un lato della piazza, “finge” di non vedere le auto in divieto di sosta sul lato opposto, di fronte a un locale di kebab, i cui avventori parcheggiano dove gli pare mentre i gestori (come quelli dell’altro locale “etnico” della piazza) la sera improvvisano dehor per i quali agli altri cittadini ovadesi è richiesto il versamento di una tassa.

Non è chiaro nemmeno il perché se ai locali è imposto un coprifuoco alcuni possono continuare a tenere aperto fino alle 3 del mattino, piuttosto con la saracinesca abbassata.

Qui non si tratta di Ztl, si tratta di far rispettare le norme. L’unica ragione per cui il Comune tiene alla Ztl sono finanziamenti Europei che per altro non riceverà mai, perché fuori dai parametri richiesti.

In ogni caso il traffico non c’entra con la gente che si picchia e si dà delle coltellate;
cominciare ad intervenire sui locali che attirano marmaglia e agevolano spaccio ed eccessi alcolici sarebbe una misura più in tema con l’argomento.
Controllare poi chi in Piazza (e non solo) affitta appartamenti in nero a gente che passa le giornate seduta su un gradino a bere birre sarebbe la misura successiva.

Palazzo Delfino sembra indifferente a questo genere di proposte.
Finché la gente perbene paga le tasse.

Titta Di Gerolamo – Ovada