Per promuovere l’attività della San Vincenzo de Paoli e far scoprire il carisma vincenziano a nuovi possibili volontari, l’associazione alessandrina organizza un corso di formazione, aperto a tutti. Il corso si svilupperà in tre incontri il sabato pomeriggio, nella sede dell’associazione, in via delle Orfanelle 25 ad Alessandria (I piano – Caritas).
Il primo appuntamento è per sabato 18 febbraio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e vedrà la partecipazione di Padre Gherardo (Gerry) Armani, missionario vincenziano. Gli altri incontri si svolgeranno l’11 marzo e l’1 aprile.
L’associazione San Vincenzo de Paoli ha come scopo principale quello di aiutare sia materialmente sia moralmente le persone più deboli: i poveri, gli ammalati, gli stranieri, gli ex carcerati, gli anziani soli. Non si occupa, quindi, solo di pagare le bollette e fornire pacchi di generi alimentari, ma cerca di capire le cause delle povertà e di combatterle.
E’ stata fondata nel 1833 da Federico Ozanam (Milano, 23 aprile 1813 – Marsiglia, 8 settembre 1853), storico e giornalista francese, apologista cattolico, che ispirandosi a uno dei padri della carità della Chiesa cattolica, Vincenzo de Paoli, decise di spendersi in prima persona per i poveri. Oggi la San Vincenzo in Italia conta circa 13.000 soci ed è presente in tutte le regioni. E’ attiva, inoltre, in quasi tutti i paesi del mondo.
Sul territorio alessandrino sono un centinaio di volontari attivi, suddivisi in 9 gruppi, chiamati Conferenze: 3 nel capoluogo, 1 a Spinetta Marengo-Bettale, 2 ad Ovada, 1 a Valenza, 2 ad Acqui Terme. Complessivamente la San Vincenzo provinciale nel corso del 2015 (ultimi dati a disposizione) ha aiutato 670 famiglie, per un totale di 1850 persone, impiegando risorse economiche del valore di 133 mila euro.
Questi fondi sono stati utilizzati principalmente per il pagamento di utenze e per l’acquisto di generi alimentari e farmaci. L’aiuto è fornito nei centri d’ascolto vincenziani cui le persone in difficoltà possono rivolgersi, e attraverso le visite a domicilio compiute dai volontari. Proprio la visita in famiglia è uno dei pilastri della filosofia di aiuto vincenziana: entrare in casa della persona che si aiuta non vuole essere un esercizio di controllo, tantomeno deve essere considerata un’invasione della privacy, bensì rappresenta la possibilità di costruire con quella persona un rapporto più intimo e familiare, un legame amicale su cui si potrà sviluppare un progetto serio di sostegno, finalizzato all’uscita dalla povertà.
L’iscrizione al corso è libera.
E’ possibile iscriversi durante la prima giornata di corso, sabato 18 febbraio.
Per altre informazioni: alessandria@sanvincenzoitalia.it.