Venerdì mattina il gruppo di persone con cui per anni ho fatto un percorso comune ad Alessandria ha presentato a chiusura di un ciclo e aprendo con la presentazione di Michelangelo Serra a candidato Sindaco di Alessandria.
Ho voluto essere presente alla conferenza stampa, perchè un pezzo di cuore qui ce l’ho lasciato e mi pareva utile in un momento come questo “testimoniare” concretamente appoggio e lanciare con un abbraccio fisico questa sfida colossale. Colossale perchè viene in un momento particolare, dopo le vicende di Roma e della terribile situazione di guerra mediatica e concreta da parte dei poteri forti su Virginia Raggi e contro il M5S, solo dei matti sognatori possono pensare di lanciare il guanto della sfida.
Le probabilità sono buone, il lavoro politico fatto, molto, la squadra è pronta. Tutto a posto allora? No è un inizio! Sento già le domande degli attenti ipercritici: saranno all’altezza, ce la faranno se vincessero le elezioni ad amministrare bene?
Non c’è certezza e questo è il nucleo, dove coloro che hanno il coraggio, brandendo solo il proprio collettivo tentativo di onestà di sfidare “cose più grandi di loro”, studia, prova, propone, ricerca, dialoga, decide e si prende responsabilità. Col senno di poi tutti capaci di criticare. Qui ora si apre una opportunità per tutti gli alessandrini, ad ogni livello.
Hanno bisogno di partecipazione, la politica dei partiti che fin qui ha devastato la città rendendola peggio anno dopo anno ha avuto il guanto di sfida e si scatenerà in tutto la potenza mediatica e di ricatto velato. Se aiutare chi senza mezzi e con passione si prende la responsabilità di cambiare le cose per quanto possibile e per la competenza propria o stare alla finestra.
Niente è scontato perchè questi ragazzi coraggiosi hanno compiti difficili per dire basta allo sfruttamento del territorio con le cave, per dire un secco NO al Terzo Valico, per dare una visione diversa dell’energia che non sia solo il Teleriscaldamento, per difendere la salute dagli inquinamenti e chiedere bonifiche non parole della Solvay e dei siti fin qui scoperti inquinati, per dare una visone diversa del modo di fare rifiuti e dare servizi di mobilità, per aprire spazi di cultura, sport e protagonismo per giovani ed artisti, per trovare soluzioni a rilanciare economia e lavoro, per dare sicurezza e vivibilità ad una città in ginocchio.
Qui non si parla di morale, ma di atti concreti, di vicinanza e dialogo con quartieri, con la popolazione. Hanno alzato la testa, a voi scegliere se dare una mano e far sentire l’orgoglio di poter partecipare, per riappropriarci della nostra vita tutti,nessuno escluso, può essere utile a questa battaglia epocale in città. La differenza fra fare parole e esserci sarà un pezzo della storia prossima da scrivere, vincere o lasciare lo stato delle cose presenti sarà la domanda che ognuno deve farsi.
Un abbraccio ragazzi, in bocca al lupo.
Gianni Gatti – Alessandria