È nata una collaborazione serrata e concreta tra rappresentanti dell’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (ANRP), l’Associazione Nazionale Partigiani (ANPI) di Casale Monferrato e la locale sezione Associazione Nazionale Alpini (ANA) al fine di porre in atto tutta una serie di ricerche anagrafiche a partire da diversi comuni monferrini per individuare possibili parentele ancora viventi relative ai 31 Internati Militari Italiani (IMI) ancora sepolti in vari cimiteri militari d’onore in Germania. Si tratta di una rilevante vicenda storica e per troppo tempo, anche volutamente, sopita. Si tratta dei 600mila soldati italiani (su 700mila) che dopo l’armistizio del 1943 rifiutarono di servire il Repubblica di Salò o il Terzo Reich e per questo vennero deportati nei campi di concentramento. Non a caso è anche definita “L’altra Resistenza”: come si sarebbe concluso il conflitto con 600mila soldati in più dalla parte degli oppressori?
Si tratta di Alessio Giuseppe, Angelino Luigi, Baratta Delio, Cerruti Giovanni, De Giorgis Ugo, Guglielmini Gualberta, Landi Luigi e Prete Carlo di Casale Monferrato; Berrone Giovanni di Cerrina; Garlando Pierino di Conzano; Bossolino Vincenzo e Caligaris Luigi di Gabiano; Scarrione o Scarione Pietro di Mirabello Monferrato; Imarisio Celestino, Peretti Giuseppe, Ressico Ugo e Zanasso Placido di Mombello; Patrucco Giuseppe di Occimiano; Chialone Francesco di Odalengo Grande; Deambrogio Luigi di Ottiglio; Caprioglio Renato e Ferrando Mario Carlo di Rosignano; Capra Aldo di Sala Monferrato; Cabiati Fiorino e Cavalli Angelo di San Giorgio; Battezzati Carlo, De Ambrosi Albino, De Vecchi Flavio e Guizzardi Umberto di Ticineto; Giangioia Cesare e Odisio Alessandro di Villadeati. I più sono tuttora sepolti, con precisa indicazione della posizione tombale, nei cimiteri militari di Francoforte sul Meno, Amburgo, Monaco di Baviera, Berlino, Mauthausen.
Il progetto si è originato a seguito dello spettacolo curato dal Collettivo Teatrale Casalese, regia di Graziano Menegazzo, dal titolo “NO ! Storia di un Internato Militare” (su Paolo Desana e la sua esperienza di oltre 22 mesi in ben 13 campi di concentramento nazisti) andato in scena il 22 aprile 2016 e replicato per le scuole il 14 gennaio 2017. Seguirà altra replica il prossimo 4 febbraio ad Arquata Scrivia.
È stato proprio il responsabile di Torino e del Piemonte dell’ANRP Andrea Parodi, relatore al dibattito che precedette la prima rappresentazione a fornire i nominativi degli IMI casalesi ancora sepolti in Germania. Lo stesso Parodi, vista l’importante sinergia di varie associazioni e pubbliche amministrazioni sul tema, suggerisce ora di ipotizzare un importante rientro collettivo, dato il supporto del Ministero della Difesa che, mediante opportuna disposizione di legge, già prevede il rientro ufficiale delle salme con funerali di stato e picchetto d’onore. Ovviamente in caso di favorevole ritrovamento di parenti e discendenti.
Grazie alla sensibilità di Andrea Desana, Giorgio Milani e Simona Cici, di Gabriele Farello ed Enrico Bruschi dell’ANPI casalese, di Gianni Ravera Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini di Casale e degli amministratori e funzionari dei comuni monferrini interessati si potrà forse ottenere il duplice scopo di far riaccendere a livello nazionale l’attenzione sulla vicenda degli IMI, che non esitiamo a definire “una delle più belle pagine della storia d’Italia dopo il Risorgimento”.
Intanto Andrea Desana ed Andrea Parodi continuano a diffondere la vicenda storica degli IMI in diverse sedi ed occasioni: l’ultima di queste è stata a Canelli lo scorso 22 gennaio presso la Biblioteca “Monticone” in un incontro organizzato dalla Associazione Memoriaviva (cui si riferisce la foto) dove è stato ricordato Tomaso Scaglione, compagno di lager di Paolo Desana in particolare a Sandbostel e Colonia, per il quale è stato chiesto un pubblico importante riconoscimento come l’intitolazione di una via cittadina.
ANPI Casale Monferrato