Funny Games [oltreilciak]

Muda Serenadi Serena Muda

 

“Possiamo cominciare il gioco?” Paul

 
George si mette in viaggio con la sua famiglia, casa in mezzo ai laghi come meta e figlioletto vispo che rallegra il tragitto in macchina, sembra tutto perfetto.

Qualche giorno di pace e poi si ritorna alla vita normale, che forse per i protagonisti del film sembra essere quotidianamente piuttosto generosa e tranquilla.

Nel bel mezzo di questa quiete, in cui anche l’abbiare del cane ci appare come innocuo e indice di quel benessere appartenente ai ceti medio alti, che nel weekend si prendono il lusso di rilassarsi in una seconda casa graziosa ed isolata, accade qualcosa.

Un giovanotto dall’aria perbene chiede cortesemente delle uova alla signora, che si ferma con lui a fare due chiacchiere nel mentre. Poche parole ed il clima cambia, niente piu relax nel salotto di casa, magari discutendo amabilmente.

E’ già l’inizio di un gioco macabro e crudo, inventato da due giovanotti viziati e stanchi della routine, che vogliono vedere fin dove possono arrivare e fin dove un essere umano può resistere prima di giungere all’annientamento di se stesso.

Ecco a voi Funny Games, thriller dalle tinte forti di Michael Haneke, che ci Funny Games [oltreilciak] CorriereAl 1  propone un remake del film che lo stesso regista fece nel 1997, e che ripresenta nel 2007 con un cast ottimale.

Audace, brutale, cinico, sconvolgente, politicamente scorretto, questo è un nastro che in molti diranno di non voler vedere e che in tanti invece guarderanno, proprio il messaggio che sembra volerci trasmettere il regista, quando chiede agli attori di riolvgersi al pubblico per chiedere loro se vogliono, in fondo al loro cuore, che il gioco continui.

Michael Pitt e Brady Corbet belli ed impeccabili in questa performance che li vede nei panni di due giovanotti ricchi e viziati, dai volti angelici e quasi innocenti, come per voler sottolineare che il male ha molte facce, alcune di esse volutamente ripulite da ogni eccesso, per meglio insinuarsi nelle membra di chi si vuole colpire.

Molto bravo anche Tim Roth nel ruolo del padre di famiglia ormai dilaniato da un susseguirsi di umiliazioni e violenze, inerme ed incapace di reagire a chi gli sta letteramente massacrando la famiglia sotto agli occhi.

Funny Games [oltreilciak] CorriereAl 2Particolare lode all’interpretazione di Naomi Watts che rende bene l’idea della giovane donna straziata dal dolore in quasi ogni scena, capace di implorare con gli occhi lo spettatore, chiedendo che qualcuno intervenga per fermare un crudele spettacolo di cui nessuno ha scelto di essere attore.

Devon Gearhart nelle vesti del bambino della coppia si dimostra assolutamente capace, lasciando il segno e dando vita ad un personaggio importante per la struttura della storia, un ragazzino spaventato ma ancora determinato a vincere, che dimostra molto più coraggio degli adulti, ormai paralizzati dalla paura di ciò che potrebbe accadere.

Fa male questa pellicola, entra nella mente di chi la guarda e resta lì, provocando una Funny Games [oltreilciak] CorriereAlgrande rabbia, facendoci sentire come se realmente qualcuno bussasse alla porta di casa nostra per chiederci delle uova con modi gentili e melliflui, imprigionandoci poi in un perverso meccanismo di morte, senza che si riesca a trovare il coraggio di reagire. Lo spettatore resterà basito di fronte a tanta crudeltà, si chiuderà in se stesso e spegnerà la televisione, ormai saturo di tanta, troppa violenza, augurandosi di riuscire a scorgere in tempo quella vena di follia che si potrebbe nasconde negli occhi di chiunque, magari un figuro garbato nei modi ma mosso da pessime intenzioni che presto o tardi verranno a galla.