Terremoto: che se io “saprei”…

Terremoto: che se io “saprei”... CorriereAl 1Ci saranno sempre 999 motivi per non fare beneficenza, ma non dimenticate mai il millesimo. (cit)

 

 
Alla povera gente del centro Italia, colpita da un inedito doppio terremoto (evento a me sconosciuto sino ad oggi) e contemporaneamente da una nevicata epocale, mancava solo il popolo dei social.

Già i social… un mondo di solidarietà a buon prezzo, da poltrona. Una foto con immagini drammatiche, parole come dolore e lacrime spese senza parsimonia (per quello che costano) e infine bufale e sciacalli come se non ci fosse un domani.

Tra le tante infinite polemiche, la più comprensibile ma anche dannosa riguarda quella sui denari raccolti tramite SMS. I soldi non sono arrivati! Se li sono mangiati e intanto la gente soffre nelle baracche.

E in ultimo: non verserò mai più un euro. Questa del mai più un euro è la frase più preoccupante e ricorrente, se affiancata dal piuttosto “vado o faccio” al preoccupante e ricorrente, aggiungerei ipocrita e tragicomica.

Ma andiamo con ordine. Normale e comprensibile dubitare del buon fine di quei soldi,l’Italia ha precedenti scandalosi che di certo non incoraggiano chi vorrebbe contribuire. Paghiamo ancora sulla benzina tasse per disgrazie capitate quasi un secolo fa e poi Friuli, Irpinia, Emilia tanto per citare alcune di quelle catastrofi, dove Stato e politica han fatto brutte figure. Soldi spariti, sprecati, appalti, tangenti e qualunque altra porcheria è stata compagna di quelle tragedie. Quindi ripeto, giustissimo dubitare. Nel frattempo c’è chi si affanna giustamente a spiegare l’iter previsto per l’utilizzo di quel denaro, che come da logica, non viene raccolto e spedito immediatamente,visto che per l’emergenza si utilizzano fondi pubblici già stanziati, ma verrà utilizzato per la ricostruzione.

Raccolti in un fondo, saranno poi affidati ai territori in accordo con regioni e commissario, sulle basi delle esigenze del piano di ricostruzione. Questo è il programma e fate bene in ogni caso a continuare a dubitare e anche in questo caso sono con voi.

Ma stiamo parlando di 2 euro, due stramaledetti euro!! Due caffé, ma Terremoto: che se io “saprei”... CorriereAlnemmeno più. Due ero che forse andranno persi nei meandri della burocrazia, forse spariranno in parte nelle tasche di qualche politico corrotto, forse resteranno in quel famoso fondo decenni, forse…forse…forse…ma anche forse arriveranno a destinazione e allora per quella gente avremo fatto qualcosa di concreto, che nessun post su fb è in grado di fare.

Abbiate solo la dignità di non scrivere più frasi del tipo: piuttosto li porto io. State così bene in poltrona, al caldo, davanti alla tastiera a pontificare e maledire, ora che oltre a non dover versare nemmeno più i due euro potete lavarvi la coscienza ogni minuto, con i vostri utilissimi post solidali, e e tenere il vostro prezioso “capitale immobilizzato”.

 

Diogene (Il cane)