Il solco che divide i cittadini dalla politica con il passare degli anni è diventato un oceano, del resto non passa giorno senza che le cronache sui mezzi di informazione riportino notizie di scandali, corruzioni, concussioni, collusioni con la mafia, indagati che non si dimettono, ecc.
Un divario che la politica o quantomeno una parte di essa non sembra in grado o non vuole colmare, dimostrando sempre più di avere perso il contatto con la realtà, quasi come se molti suoi esponenti vivessero su un altro pianeta.
Il problema è che li abbiamo eletti per governarci, gli abbiamo concesso la nostra fiducia che purtroppo per anni con le loro azioni hanno malripagato, facendo esclusivamente il proprio interesse continuando perciò a danneggiarci con comportamenti privi di scrupoli.
Negli ultimi decenni si sono susseguiti vari Governi, che per maggioranze esigue, divisioni interne e/o giochi di potere sono stati una meteora, o più recentemente altri che, sebbene più duraturi e dotati di una forte maggioranza, sono stati inconcludenti, in quanto fondati esclusivamente sul compromesso del federalismo fiscale e unicamente preoccupati di tutelare l’interesse del proprio vertice.
Nel frattempo la crisi internazionale incombeva e i politici al Governo per mancanza di visione e/o di ammissione di quello che stava effettivamente succedendo, con il loro immobilismo, hanno portato il Paese sull’orlo del baratro, dimostrando il totale fallimento della politica.
Il Governo tecnico era quindi l’unica possibilità per cercare di uscire da una situazione che definire difficile è quasi un eufemismo.
I cittadini però ora sono stanchi, arrabbiati, delusi, oltre che tassati e spremuti come limoni, per cui in futuro non saranno più disponibili a concedere ulteriori spazi a chi pratica la malapolitica.
Se, come si spera, la legge elettorale verrà cambiata con l’introduzione delle preferenze e un adeguato premio di maggioranza per la coalizione vincente, alfine di garantire la governabilità, la parte infame di questa categoria di politici verrà finalmente spazzata via, in quanto per uscire dalla palude in cui ci hanno portati è necessario un profondo rinnovamento che non può che essere deciso dai cittadini.
E qui sta il problema, in quanto la categoria di politici in questione sapendo che con le preferenze rischia di andare a casa, tenterà di fare tutto il possibile per evitarlo, cercando di mantenere in vita il porcellum o qualcosa di simile, che gli consenta di rimanere attaccata alla poltrona per continuare a fare i propri intrallazzi.
Per impedire che questo avvenga, oltre a contare sui media indipendenti, che stanno comunque svolgendo egregiamente la loro funzione di sentinella della legalità nell’interesse della comunità, anche i cittadini dovranno far sentire alta la propria voce utilizzando tutti i mezzi democratici e legali a disposizione, Social Network, blog, meeting di protesta, ecc.
Va detto però che chi pensa che la situazione in cui ci troviamo sia da imputare esclusivamente ai politici sbaglia, in quanto sempre dai mezzi di informazione si apprende che anche molti cittadini fanno egregiamente… la loro parte, con comportamenti decisamente riprovevoli a danno di tutti:
c’è chi evade il fisco senza preoccuparsi che così facendo danneggia chi si comporta onestamente, chi corrompe politici e funzionari pubblici pensando esclusivamente al proprio tornaconto, chi viene vergognosamente intercettato a ridere subito dopo un terremoto che ha causato vittime e devastazione, chi ritira indebitamente la pensione del congiunto o dei genitori non più in vita da tempo, chi percepisce una pensione di invalidità non dovuta, come ad esempio falsi non vedenti, con la complicità di medici corrotti, tra l’altro alcuni di questi scoperti a percepire l’indennità per ex pazienti deceduti, chi non si attiene alle regole della civile convivenza, ad esempio abbandonando i rifiuti per la strada, parcheggiando l’auto nei posti riservati ai diversamente abili, ecc., l’elenco potrebbe continuare a lungo, ma credo che questo basti per rendere l’idea del paese in cui viviamo.
Alla luce di quanto sopra, credo che tutti noi non dovremmo solo limitarci a pretendere anche se giustamente, una classe politica diversa, ma innanzi tutto fare un esame di coscienza e domandarci, ma se non cambio io nei comportamenti, se non cambiamo tutti noi… posto che alla fine ogni paese ha il Governo che si merita… come possiamo pretendere di essere governati da politici migliori?
Pier Carlo Lava