La San Vincenzo di Alessandria in festa per i 150 anni dell’Indicatore Alessandrino

La San Vincenzo di Alessandria in festa per i 150 anni dell'Indicatore Alessandrino CorriereAl 14

Era il 1868, quando, per opera della Società San Vincenzo de Paoli di Alessandria cominciava a essere stampato l’almanacco religioso “L’Indicatore Alessandrino”.

Un opuscolo, che da 150 anni, ritorna puntuale a bussare al cuore degli alessandrini. Nel corso di tanti anni di pubblicazione si è presentato in vari formati, con foto in bianco e nero e a colori, informazioni sulla vita politica, sociale, religiosa ed economica della città e della Diocesi e con notizie utili sulla toponomastica e sui servizi cittadini. Ma sempre con lo stesso obiettivo: ricordare a tutti che basta poco per aiutare gli altri. Proprio il sostegno agli ultimi è ciò che muove da sempre l’associazione San Vincenzo de Paoli, fondata nel 1833 da Federico Ozanam (Milano, 23 aprile 1813 – Marsiglia, 8 settembre 1853), storico e giornalista francese, apologista cattolico, che ispirandosi a uno dei padri della carità della Chiesa cattolica, Vincenzo de Paoli, decise di spendersi in prima persona per i poveri.

Oggi la San Vincenzo in Italia conta circa 13.000 soci ed è presente in tutte le regioni. E’ attiva, inoltre, in quasi tutti i paesi del mondo. L’associazione, cattolica ma laica, opera generalmente nelle parrocchie e ha come scopo principale quello di aiutare sia materialmente sia moralmente le persone più deboli: poveri, ammalati, stranieri, ex carcerati, anziani soli. Non si occupa, quindi, solo di pagare le bollette e fornire pacchi di generi alimentari, ma cerca di capire le cause delle povertà e combatterle.

L’edizione 2017 de “L’Indicatore Alessandrino”, vista la felice ricorrenza dei 150 anni, è stata incentrata sull’alessandrinità, cioè sulle “cose belle” che la città possiede. Esce in formato speciale, con pagine a colori e una elegante rilegatura, per sottolineare che la tradizione continua, ma senza rinunciare al gusto di rinnovarsi. La pubblicazione è stata stampata con il contributo fondamentale del Centro Servizi Volontariato Asti e Alessandria, da sempre al fianco della San Vincenzo de Paoli e delle molte altre realtà che operano senza scopo di lucro nei settori più disparati della società.
La divulgazione della pubblicazione sarà più capillare e ampia per far conoscere, soprattutto ai giovani, la San Vincenzo, che c’è in Alessandria fin dal 1853.

Sabato 21 gennaio, alle ore 15.00 nella sede dell’associazione in via delle Orfanelle 25, è prevista la presentazione pubblica del volume. Durante questo momento di festa saranno premiati con uno speciale riconoscimento i volontari di lungo corso dell’associazione, come ringraziamento per il servizio offerto in favore degli ultimi, e gli ex presidenti del Consiglio Centrale di Alessandria che hanno guidato con instancabile passione l’associazione e l’hanno traghettata in una nuova era, in cui i bisogni sono cambiati, ma non lo spirito con cui la San Vincenzo compie il suo servizio sul territorio. Un grazie allora a Piero Bellana, Antonio Ivaldi, Maria Borasi Fogliato, Isa Martinelli Caviggiola, Pietro Pallavicini e a chi non c’è più: Bruno Rangone, Giovanni Testore, Rinaldo Caroglio.

“A tutti i volontari che operano nelle nostre Conferenze e ai presidenti che mi hanno preceduto alla guida dell’associazione va il mio sincero grazie – dichiara il Presidente Carlo Camurati – per quello che ogni giorno riusciamo a fare come San Vincenzo. Occuparsi delle fragilità è oggi più complesso di un tempo. Occorrono formazione, capacità di ascolto, empatia. Spesso ci troviamo di fronte a richieste di aiuto che non sappiamo esaudire e lo sconforto si manifesta, ma non ci scoraggiamo. Lavoriamo con determinazione nei nostri centri d’ascolto e in rete con le altre realtà del territorio che a vario titolo si occupano di disagi e povertà. Credo che questa sia la strada giusta. La sfida del futuro per noi è aprirci ai giovani, portatori di idee e strumenti nuovi di aiuto, oltre che di quel ricambio generazionale di cui da tempo si parla a vari livelli della nostra società”.

La cerimonia di sabato 21 gennaio sarà anche l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor e i sostenitori che in questi lunghi anni hanno aiutato l’associazione. L’Indicatore, infatti, rappresenta una fonte di sostentamento per le Conferenze.

Sul territorio alessandrino sono 9 quelle operanti per un totale di 95 volontari: 3 nel capoluogo, 1 a Spinetta Marengo-Bettale, 2 ad Ovada, 1 a Valenza, 2 ad Acqui Terme.
Complessivamente la San Vincenzo provinciale nel corso del 2015 (ultimi dati a disposizione) ha aiutato 670 famiglie, per un totale di 1850 persone, impiegando risorse economiche del valore di 133 mila euro.

Questi fondi sono stati utilizzati principalmente per il pagamento di utenze e per l’acquisto di generi alimentari e farmaci.
L’aiuto è fornito nei centri d’ascolto vincenziani cui le persone in difficoltà possono rivolgersi, e attraverso le visite a domicilio compiute dai volontari. Proprio la visita in famiglia è uno dei pilastri della filosofia di aiuto vincenziana: entrare in casa della persona che si aiuta non vuole essere un esercizio di controllo, tantomeno deve essere considerata un’invasione della privacy, bensì rappresenta la possibilità di costruire con quella persona un rapporto più intimo e familiare, un legame amicale su cui si potrà sviluppare un progetto serio di sostegno, finalizzato all’uscita dalla povertà.

Per promuovere l’attività della San Vincenzo e far scoprire il carisma vincenziano a nuovi possibili volontari, l’associazione organizza nei prossimi mesi un corso di formazione, aperto a tutti.
Il corso si svilupperà in tre incontri al sabato pomeriggio, nella sede dell’associazione (via delle Orfanelle, 25 – Alessandria) e sarà tenuto da Padre Gherardo (Gerry) Armani, missionario vincenziano.

Il primo appuntamento è per sabato 11 febbraio, alle ore 15. Gli altri incontri si svolgeranno nei mesi di marzo e aprile.
Per informazioni e iscrizioni: alessandria@sanvincenzoitalia.it.