Locci (FdI): “Caotica gestione del verde: serve chiarezza, sindaco Abonante”

“Stiamo assistendo a una gestione del verde urbano che definire approssimativa è un eufemismo. Le potature drastiche, spesso eseguite con tecniche errate come la speronatura, danneggiano irreversibilmente gli alberi, li indeboliscono, li espongono a malattie e compromettono la sicurezza pubblica.” Lo afferma Emanuele Locci, Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia ad Alessandria, a seguito della presentazione di una dettagliata interpellanza alla Giunta comunale.

“Non si tratta di singoli episodi isolati – prosegue Locci – ma di un approccio sbagliato che riguarda tutto il verde urbano, dagli alberi alle aiuole, dalle siepi ai prati. Anche gli sfalci dell’erba sono spesso realizzati senza criterio: l’erba viene soffiata fuori dalle aiuole, finendo nelle caditoie e contribuendo a ostruirle. Il risultato? Marciapiedi invasi da erbacce, ristagni d’acqua e un’immagine degradata della città.”

Locci incalza l’Amministrazione con una serie di domande precise:
“Ci chiediamo se il Comune sia consapevole di quanto sta accadendo e se abbia effettivamente autorizzato potature tanto invasive, in contrasto con le più elementari regole agronomiche e con il Regolamento del Verde Comunale. Vogliamo sapere quali siano le qualifiche richieste alle ditte incaricate, se sia obbligatorio l’uso di personale formato, e chi sia responsabile del controllo sulla qualità degli interventi eseguiti.”

“Serve anche chiarezza su chi decide dove e come intervenire, con quale criterio vengono eliminate fioriture pregiate e se l’Amministrazione intenda finalmente adottare linee guida aggiornate, basate sulle buone pratiche indicate da ISPRA e dalle principali associazioni di arboricoltura. Ma soprattutto – sottolinea Locci – ci chiediamo se ci sia la volontà di pianificare e investire seriamente sul verde urbano, o se si continuerà a gestirlo con superficialità.”

La sensazione – conclude – è che manchi una visione d’insieme. Il verde pubblico non è un fastidio da contenere, ma un patrimonio da valorizzare. Servono competenze, rispetto, pianificazione e controlli. Ed è nostro dovere, come rappresentanti dei cittadini, pretendere risposte chiare e un cambio di rotta immediato.”