Come Ponzio Pilato [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Anche questa Santa Pasqua si è compiuta.
Una nuova settimana di Passione che risuona nelle nostre chiese, nelle nostre case, nelle nostre teste.
Come ogni anno la liturgia prevede, a partire dalla Domenica delle Palme, la lettura dell’Oratorio della Passione: il sacerdote, altri presbiteri o alcuni prescelti dell’assemblea danno voce ai protagonisti biblici, da Gesù all’ultimo soldato romano.
È un racconto affascinante e drammatico, peccato se ne conosca la conclusione.

Mi piace immedesimarmi in un personaggio, ascolto e provo ad immergermi nello stato d’animo di colei o colui che parla.
È un esercizio che in primo luogo mi obbliga alla concentrazione, in secondo luogo mi permette di riscoprire, a distanza di un anno, pensieri e parole facili da dimenticare.

Quest’anno ho focalizzato la mia attenzione su Ponzio Pilato.
Egli, giudice nel processo a Gesù, dapprima annuncia di liberarlo ma subito dopo, a seguito delle pressioni dei Sadducei, rimette alla folla la decisione di scegliere su chi dovrà essere liberato e chi crocifisso: Gesù o Barabba?
Fin troppo evidente che il popolo preferirà salvare Barabba, è nello spirito della narrazione: qualunque romanziere avrebbe scritto in quel modo.
Figurarsi nella Bibbia!

La folla.
La folla non è la gente.
Perché se tu parli con la gente riesci a scambiare idee e ragionare sulle cose; magari incontri idee e sfumature differenti ma parli e trovi punti d’incontro.
La folla invece no.
La folla è una massa indefinita che si uniforma alla corrente, si crogiola nella propaganda.
È più semplice ed è bello sentirsi uguali nell’ignoranza e nella totale apparente irresponsabilità.

Il paradigma dell’uomo e della donna moderni è lui, Ponzio Pilato.
Pilato ha coscienza che la legge propende in una direzione, che i precetti separano le cose buone dalle cose cattive, ma lui no: accetta in silenzio.
Siamo tutti come Ponzio Pilato, ci laviamo le mani.
La pioggia di queste settimane tra l’altro ci illude di poter lasciare il rubinetto aperto: l’acqua non mancherà, i pozzi ne sono ricolmi.

Fino a quando?